L’altro volto della Polizia Municipale

La saletta delle audizioni protette

Li guardano con diffidenza. Li temono, quando chiedono patente e libretto, e non hanno parole benevole nei loro confronti quando trovano la multa sul parabrezza.

Ma i torinesi spesso non conoscono fino in fondo tutte le azioni che gli agenti della polizia municipale svolgono, a tutela della comunità e delle singole persone, soprattutto quelle che si trovano in condizioni di fragilità. Il Nucleo di prossimità, ad esempio, opera ormai da diciassette anni con personale adeguatamente formato ed addestrato per dare sollievo e risposte a diversi ambiti di criticità del tessuto sociale cittadino: dalla violenza di genere allo stalking, dalla condizione di anziani in stato di disagio alle questioni legate alla tutela dei minori.

VIDEO – Le modalità di accoglienza e ascolto delle vittime spiegate dall’ufficiale Giuliana Borinato

Questa mattina, i consiglieri della commissione Legalità, presieduta da Carlotta Tevere, si sono recati in visita al Comando del Corpo di Polizia municipale dove hanno incontrato gli ufficiali che si occupano delle au

Il sopralluogo dei consiglieri, nella sala audizioni dedicata alle vittime di violenza

dizioni protette di minori o di donne vittime di violenze o di stalking.

Nel 2016 sono state 12 le audizione protette, su richiesta e delega della procura dei minori, (9 nel corso di quest’anno) 15 su iniziativa della polizia giudiziaria (18 quest’anno).

I consiglieri hanno potuto prendere visione della Sala per le audizioni, inaugurata lo scorso anno e realizzata grazie alla collaborazione con Soroptimist International Italia – Club di Torino, un luogo di accoglienza e di ascolto utilizzato quasi quotidianamente per raccogliere storie di violenze e di soprusi e per redigere denunce in condizioni di “empatia” tra ufficiali della polizia municipale e le vittime.

La commissione è stata condotta successivamente alla saletta delle audizioni protette, dedicato all’ascolto e all’osservazione dei minori, un luogo dotato di microfoni e telecamere che consentono a magistrati, psicologi o altro personale coinvolto, di seguire i colloqui da video collocato in un’altra sala.