Intelligenza artificiale a Torino con un gioco di squadra

L’assessore all’Innovazione Marco Pironti ha risposto, questo pomeriggio, alla richiesta di comunicazioni in merito all’attribuzione, a Torino, della sede per il Centro nazionale per l’Intelligenza artificiale.

L’assessore ha ricordato come a luglio 2020 il Mise avesse pubblicato un rapporto per una strategia italiana per l’intelligenza artificiale, individuato come tema strategico.

Da allora la Città si è mossa facendo propria quella suggestione e il 3 settembre il Consiglio dei Ministri riconosceva a Torino la sede del centro.

Pironti ha ricordato come non si volesse inserire il progetto nel PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) perché c’era la volontà di accorciare i tempi per dar via al più presto alla progettualità.

In questi giorni, con la nascita del PNRR, il tema non è stato incluso.

L’assessore ha quindi evidenziato come l’Intelligenza artificiale sia trasversale per diversi ambiti sul quale la Città vuole comunque puntare perché è la tecnica che consentirà di non disperdere il patrimonio industriale del nostro territorio e di fargli vivere una seconda vita.

E’ importante, ha sottolineato, che tutte le forze politiche supportino questo tipo di iniziativa per far sì che Torino venga ancora una volta confermata come la principale sede. C’è stata convergenza di tutte le forze politiche e questo dovrà essere lo spirito che caratterizzerà anche le amministrazioni che seguiranno per affrontare le grandi sfide del territorio.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino): Si pensava che la situazione potesse essere più vantaggiosa mentre non sono state messe a bilancio le risorse. Non perdiamo questa possibilità, bisogna fare squadra. La partita va giocata al meglio sotto il profilo politico.

Aldo Curatella (Gruppo Misto – Azione): Qual è la reale capacità politica dell’Amministrazione di far cadere i progetti sul territorio? Quali garanzie ci sono perché l’Intelligenza artificiale arrivi a Torino? E’ necessaria una discussione in Commissione.

Silvio Magliano (Moderati): Dopo aver perso il Tribunale dei brevetti, l’Istituto per l’intelligenza artificiale doveva arrivare sicuramente a Torino, ma ad oggi non c’è alcuna certezza. Mi auguro che la politica della Città riesca a portare a casa il risultato, senza che si faccia ricorso a bandi.

Federico Mensio (M5S): Dovremmo essere tutti uniti in questo frangente, senza fare propaganda politica. Dobbiamo agire tutti insieme e pensare al bene della Città e sollecitare i parlamentari di ogni schieramento.

Osvaldo Napoli (Cambiamo!): Sono fiducioso che verranno mantenute le promesse: ho visto l’impegno da parte di tutti e se tutti i partiti sono coinvolti, sono convinto che porteremo a casa il risultato! Dobbiamo rimanere uniti!

Stefano Lo Russo (PD): Abbiamo creduto sin dall’inizio in questo progetto, promosso da don Luca Peyron, e continueremo a sostenerlo in tutte le sedi, per caratterizzare Torino come luogo di innovazione: c’è un enorme interesse strategico per la città, che prescinde dai colori politici. Così come sarebbe importante la ri-funzionalizzazione di Torino Esposizioni.

Nella replica, Pironti ha sottolineato come non ci fosse la volontà da parte della Città di sottrarsi ai bandi e a una competizione, ma solo la volontà di accelerare i tempi.

Serve una convergenza delle forze politiche, ha evidenziato, perché non si potrà stare tranquilli finché la decisione non sarà certificata.

Federico D’Agostino