Contrasto alla violenza sulle donne, l’impegno della Città

Violenze fisiche e psicologiche fanno parte della realtà quotidiana per moltissime donne di ogni età

Un documento approvato oggi in aula consiliare, impegna l’Amministrazione comunale  (sollecitando al tempo stesso adeguate iniziative a livello governativo)  ad assumere alcuni provvedimenti per contribuire concretamente al contrasto delle violenze sulle donne.

In particolare, la mozione (prima firmataria, Alice Ravinale) invita in primo luogo ad avviare una campagna permanente di sensibilizzazione contro la violenza di genere, rivolta ad una platea, femminile e maschile, il più ampia possibile, utilizzando canali di comunicazione diversificati e ponendo attenzione all’accessibilità linguistica, coinvolgendo a tale scopo le società partecipate dalla città e le associazioni di categoria dei commercianti.

In questo senso, come indicato da un emendamento proposto da Lorenza Patriarca, si propone anche di valutare l’attivazione di un chatbot sul modello di #NONPOSSOPARLARE, sviluppato da Save the Women, per fornire alle vittime di violenza domestica una fonte di informazioni immediata e discreta, attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale.

Ancora, si segnala la necessità di promuovere percorsi di formazione rivolti alle categorie professionali che più frequentemente possono entrare in contatto con donne vittime di violenza, al fine di aumentare la consapevolezza circa la violenza di genere e facilitare l’attivazione degli strumenti a disposizione, a partire dai medici di famiglia e dai farmacisti (in primo luogo quelli delle Farmacie Comunali) nonché dalla Polizia Municipale.

Sempre a questo proposito, si dovranno avviare interlocuzioni con ASL e Regione Piemonte affinché venga previsto un apposito percorso di formazione obbligatoria per gli operatori e le operatrici delle strutture di pronto soccorso, al fine di renderli in grado di riconoscere e indirizzare le donne vittime di violenza.

Infine, la mozione stabilisce che andranno intraprese interlocuzioni con i gestori di locali, con gli organizzatori di eventi e con le associazioni attive contro la violenza di genere al fine di creare punti di aiuto e informazione per il contrasto alla violenza di genere nell’ambito dei luoghi di aggregazione giovanile, sul modello dei “Punti Viola” sperimentati in Spagna.

(C.R.)