Congedo mestruale, la Commissione Diritti chiede di sperimentarlo nel Comune di Torino

Prevedere un congedo lavorativo per le donne che soffrono di dismenorrea.

Lo chiede una proposta di ordine del giorno presentata da Ivana Garione (Moderati) nella seduta del 4 maggio 2023 delle Commissioni Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).

L’atto nasce all’interno del gruppo Donne e Lavoro della Consulta Comunale Femminile (Cfc), presieduta da Silvana Ferratello, che si è augurata che il documento venga approvato quanto prima.

L’ordine del giorno – ha spiegato la proponente – invita sindaco e giunta a farsi parte attiva presso il Governo e il Parlamento per riprendere la discussione e la votazione di una legge che istituisca il congedo mestruale per le donne che soffrono di dismenorrea. Una malattia – ha aggiunto Ivana Garione – che può causare forte dolore pelvico, da risultare invalidante, con un elevato assenteismo a lavoro e a scuola, con conseguenti possibili ripercussioni sul salario.

Nel dibattito in Commissione, Valentina Sganga (M5S), Pierino Crema (PD) ed Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) hanno auspicato un’introduzione sperimentale del congedo mestruale nel Comune di Torino, magari nell’ambito del rinnovo del contratto integrativo dell’ente.

Secondo Silvio Viale (Lista Civica per Torino) è difficile trovare medici che certifichino la malattia e molte sue colleghe donne ginecologhe sono contrarie ai congedi mestruali perché non è “oggettivabile” e ci sono comunque terapie, come per le cefalee croniche e le coliche renali ricorrenti.

Il documento è stato liberato per l’aula e passerà all’esame del Consiglio Comunale.

Massimiliano Quirico