Commercio, le proposte per affrontare la crisi

Come fronteggiare la crisi economica che sta colpendo il commercio a Torino?

Le associazioni di categoria hanno avanzato alcune proposte a consigliere e consiglieri della Terza Commissione nella seduta del 19 ottobre 2022, presieduta da Pierino Crema (PD).

Durante l’incontro, sollecitato dal consigliere Andrea Russi (M5S), sono state sottolineate le difficoltà legate agli aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia.

Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino, ha evidenziato il rischio di chiusura per moltissime aziende, nonostante la crescita del turismo a Torino, e si è augurata un intervento dell’Unione Europea per contrastare le speculazioni legate ai costi dell’energia. Ha anche espresso preoccupazione per le migliaia di dipendenti che lasceranno gli uffici della Regione Piemonte di piazza Castello per trasferirsi nel grattacielo del Lingotto.

Ha quindi proposto un maggior coinvolgimento del territorio e delle associazione di categoria in occasione dei grandi eventi in città, anche durante la fase progettuale, e di fare rete nei percorsi di rigenerazione urbana.

Giancarlo Banchieri, presidente Confesercenti Torino, ha ringraziato l’Amministrazione per la collaborazione dimostrata negli ultimi mesi e ha sollecitato interventi del Governo per le piccole imprese.

Ha auspicato la creazione di ulteriori Distretti Urbani del Commercio (Duc) e ha proposto di incrementare la qualità della rete dei mercati, per offrire migliori servizi di prossimità, e di sostenere maggiormente i negozianti coinvolti dai cantieri della linea 2 della metropolitana. Infine, anche chiesto di rivedere le tariffe Tari.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha rimarcato le preoccupazioni per il tessuto commerciale e artigianale di Torino, in passato fiore all’occhiello della città, e ha evidenziato la necessità di riqualificare le periferie grazie a grandi opere e di rivedere le tariffe Tari.

Silvio Viale (Lista Civica per Torino) ha chiesto di conoscere i dati su aperture e chiusure di attività commerciali negli ultimi tre anni e ha denunciato le difficoltà economiche del Comune di Torino nel sostenere ulteriori sgravi. Occorre un Patto tra la Città e tutte le categorie – ha concluso – per distribuire i sacrifici e indicare priorità di intervento.

Andrea Russi (M5S) ha ringraziato le associazioni di categoria per la pragmaticità delle proposte e ha sollecitato la Giunta a coinvolgere maggiormente associazioni e cittadini negli eventi legati alle Atp Finals e a rivedere la normativa sui dehors.

La Città ha pochi margini di manovra sulle misure energetiche – ha sostenuto Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), che ha invece suggerito di coinvolgere maggiormente le Circoscrizioni in occasioni dei grandi eventi e di intervenire sui dehors per salvaguardare gli investimenti dei commercianti.

Anche Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) e il presidente Pierino Crema (PD) hanno proposto maggiori interazioni con le associazioni di categoria.

Pierino Crema (PD) ha quindi annunciato di voler avviare un confronto con la Regione Piemonte per creare ulteriori Distretti del Commercio a Torino e approfondire la questione degli sgravi durante i cantieri e, insieme alla Sesta Commissione, quella delle tariffe Tari.

Alberto Saluzzo (PD) ha ricordato la situazione disastrata in cui l’attuale Amministrazione ha trovato la Città e ha proposto maggiori interlocuzioni con le associazioni di categoria in Commissione.

In conclusione, l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino ha ribadito la continua attenzione della Città al tema del commercio e al rapporto con categorie e associazioni.

Per favorire il Duc, Città di Torino e Regione Piemonte – ha spiegato – hanno finora messo in campo 255mila euro e potrebbero arrivare a breve altri 250mila euro in conto capitale e 42mila euro in spesa corrente da un bando regionale.

Arriveranno poi 4 milioni e 700mila euro dal fondo Pon Metro Class per sostenere le imprese.

Ha quindi annunciato una ricalibrazione della normativa sui dehors entro la fine dell’anno e che verrà avviato un ragionamento per la rimodulazione della Tari.

Dal 1° gennnaio 2019 al 14 febbraio 2022 sono 7.838 i negozi chiusi a Torino – ha concluso Paolo Chiavarino.

Massimiliano Quirico