Clochard: salvati dalla bellezza

Un ambiente della Casa di ospitalità di via Ghedini 5

La Casa di ospitalità notturna femminile di via Ghedini 5, nella Circoscrizione 6 è più di un semplice dormitorio. Oltre ad essere uno dei luoghi di accoglienza messi a disposizione dal Comune di Torino, offre a donne senza fissa dimora, spazi e attività diurne per mettere in atto processi relazionali, collaborativi e creativi. Inoltre al secondo piano della casa ha sede un servizio dell’Asl per persone dipendenti da sostanze.
Gestita dalla Cooperativa Valdocco, dal 2009 organizza laboratori socializzanti, nei quali gli ospiti possono esprimere la propria creatività e il proprio desiderio di attivarsi.
Su questa scia è nato nel 2014 dalla casa di via Ghedini il progetto Costruire Bellezza.
Dal 2016, grazie a una convenzione, le attività laboratoriali si svolgono in collaborazione con i dipartimenti di filosofia e scienze della formazione dell’Università degli Studi di Torino, e il Dipartimento di architettura e design del Politecnico.
L’iniziativa è costruita intorno a tirocini accademici destinati agli studenti e a tirocini socializzanti per le persone senza casa.

All’arrivo gli ospiti cominciano creando originali sedie

L’obiettivo di questi tirocini è la creazione di laboratori manuali attraverso i quali sperimentare capacità e processi creativi. Le possibili esperienze manuali sono differenti tra loro, dalla falegnameria alla sartoria, da lavori di piccola manutenzione a laboratori di economia domestica.
Gli ospiti possono partecipare al progetto per un tempo massimo di circa nove mesi, ricevendo anche una piccola remunerazione di due euro all’ora.
Costruire Bellezza prevede il contributo anche di artisti e artigiani, che affiancano gli ospiti, gli studenti e i collaboratori nei progetti più ambiziosi, a volte avviati dietro richieste specifiche di enti e istituzioni.
Il laboratorio permanente è stato oggi presentato durante un sopralluogo alla Casa da parte della Commissione diritti e pari opportunità, presieduta dal Consigliere comunale, Antonino Iaria.

I commissari e i loro ospiti

Durante l’intervento, il personale della cooperativa, insieme a Valentina Porcellana, ricercatrice di antropologia medica presso l’Università degli studi di Torino, e Cristian Campagnaro, professore associato presso il dipartimento di architettura e design del Politecnico, ha illustrato l’andamento del progetto. “In via Ghedini la particolarità di Costruire Bellezza, è la sua apertura: non vi partecipano soltanto persone già inserite in casa ma anche persone provenienti direttamente dal territorio” ha spiegato Porcellana. “A volte – aggiunge – tornano anche persone passate qui, che hanno ormai una casa popolare, ma che sentono ancora il bisogno di relazionarsi attraverso la casa di accoglienza”.
La casa di via Ghedini è in continua manutenzione da parte dei suoi ospiti, che lavorano e pranzano insieme per creare uno spazio confortevole e umanizzato.
Anche fare la spesa è parte del tirocinio: pochi soldi per mettere insieme un pranzo, assicurano i docenti, ottimo, anche grazie alla collaborazione con il progetto di recupero dell’invenduto, “Fa bene”, e il mercato di piazza Foroni. Il tirocinio delle persone senza fissa dimora è parte di un più ampio percorso di accompagnamento e inclusione, per aiutarle a superare la loro condizione.

 

Alice Amari (Università di Torino)