Archivio storico della Città di Torino



Mostre

BACHECA N. 2

L'Esposizione Generale Italiana del 1884

Manifesto dell’Esposizione

Manifesto dell'Esposizione Generale Italiana in Torino 1884. Cromolitografia su disegno di Francesco Gamba.
(Archivio Storico Amma, Torino)

Guida ufficiale dell’Esposizione

Guida ufficiale dell'Esposizione Generale Italiana del 1884.
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, B 696 e C 1925).

Guida ricordo

Guida ricordo della Esposizione Nazionale Alpina. Torino 1884, Torino, Candeletti, 1884.
In un tipico chalet alpino era allestita la sezione dedicata alla montagna articolata in diversi settori, tra i quali attrezzature per l'alpinismo, fotografie, rilievi, pubblicazioni specializzate, collezioni mineralogiche, botaniche e zoologiche, modelli di costumi, e infine "piccole industrie di montagna".
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, C 1927).

I fanciulli alla Esposizione

I fanciulli alla Esposizione Nazionale di Torino 1884, Torino, Arneudo, 1884
Guida ai padiglioni espositivi e alla città rivolta al pubblico più giovane.
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, C 1932).

Manifesto mostra 1884

Torino 1884. Aprile - Ottobre. Programma delle feste e spettacoli. Manifesto
(Archivio Storico Amma, Torino

Certificato azionario.

Certificato azionario.
I fondi necessari per l'esposizione erano raccolti, oltre che con contributi del governo, del municipio di Torino e della provincia, mediante sottoscrizione di azioni da Lire 100 rimborsabili al termine della manifestazione qualora il bilancio fosse risultato in attivo, nonché con oblazioni a fondo perduto, senza limite di importo. Le azioni e le oblazioni davano diritto al titolare all'ingresso gratuito all'esposizione.
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, D 1889).

La sezione dedicata all'Arte Antica dell'esposizione del 1884 fu decisamente innovativa: accantonando il tradizionale modello di mostra antiquariale, la commissione designata, della quale facevano parte numerosi esponenti della cultura piemontese nonché il pittore portoghese Alfredo d'Andrade, fine conoscitore dell'architettura, della decorazione e dell'arredo del Medioevo e del primo Rinascimento, optò per la realizzazione di un "saggio intorno la vita civile e militare del Piemonte nel secolo XV, mediante una raccolta di fabbriche arredate, disposte a modo di Castello (cioè Borgo colla dominante Rocca)". Dal progetto scaturirono un villaggio e un castello di invenzione, in cui tuttavia le tecniche costruttive, le decorazioni degli edifici, gli oggetti d'uso riproducevano fedelmente i modelli del Quattrocento.
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, B 698).
Biglietto pubblicitario della sezione di storia dell’arte

Biglietto pubblicitario della sezione di storia dell'arte dell'Esposizione del 1884 che riproduce la pergamena na istoriata sul frontone della porta d'entrata al Borgo Medioevale.
(Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, D 1888, C 1946

Manifesto.

Fuochi d'artificio all'Esposizione. Manifesto.
(Collezione privata).

L’Esposizione temporanea di fiori, frutta ed erbaggi

Padiglioni espositivi, attrazioni e avvenimenti nella cronaca del giornale illustrato dell'Esposizione "Torino e l'Esposizione Italiana del 1884". Ogni numero, costituito di otto pagine in grande formato, era arricchito da numerose xilografie. Edito dai fratelli Treves di Milano usciva settimanalmente; stampato nella Galleria dell'Esposizione era venduto a 8 centesimi il numero.

L'Esposizione temporanea di fiori, frutta ed erbaggi in parte si svolgeva all'aperto, in parte sotto ampie tettoie nella zona sud-est del Valentino. Nell'incisione un momento dell'inaugurazione alla presenza della regina Margherita.

Il padiglione della città di Torino

Il padiglione della città di Torino venne allestito allo scopo di far conoscere la città ai visitatori non torinesi. Era strutturato in cinque spazi; nella sala centrale otto carte topografiche sintetizzavano lo sviluppo urbanistico e demografico dalla colonia romana al XIX secolo. Le altre quattro sale erano dedicate alle tappe percorse nei campi dell'istruzione, della didattica e dell'igiene dalla città.

Veduta a volo d’uccello degli edifici dell’Eposizione

Veduta a volo d'uccello degli edifici dell'Eposizione. L'Esposizione occupava un'area di 450.000 metri quadrati, l'ingresso principale era situato accanto al Castello del Valentino, un altro ingresso era posto presso il ponte Isabella. I padiglioni espositivi si estendevano su un'area di oltre 100.000 metri quadri.

Prosegui la vista:

Le Esposizioni dal 1805 agli anni Settantapagina correnteL'Esposizione Nazionale del 1898 (parte 1)L'Esposizione Internazionale di torino 1911 (parte 1)L'Esposizione Internazionale di Torino 1911 (parte 2)

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