Muoversi in bici

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In questa pagina dedicata alla mobilità su due ruote, trovate mappe, Associazioni e informazioni sulle piste ciclabili in Città, sul servizio di Bike Sharing - ToBike, sul servizio Bunet per calcolare il percorso e ulteriori informazioni su come muoversi in città.

Perchè spostarsi in bicicletta - La mobilità ciclistica è all’ordine del giorno nella maggior parte delle città europee.
Incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano significa diminuire progressivamente gli spostamenti motorizzati ed avere città più pulite, silenziose, sicure e vivibili. I vantaggi dell’uso della bicicletta sono evidenti: è ecologica, veloce, divertente, economica.
La bicicletta è un mezzo di trasporto agile, che non ingombra, non inquina, non fa rumore, non produce emissioni di alcun tipo e del tutto compatibile con l’ambiente urbano.
L’uso quotidiano della bicicletta migliora significativamente la salute di chi la utilizza, consente di respirare meno inquinanti.
La bicicletta è un’opportunità per incidere su cambiamenti di abitudini che, stimolati da motivazioni di risparmio  possono trasformarsi in un cambiamento culturale più profondo nel modo di vedere e vivere la città.
In ambito urbano la media della lunghezza degli spostamenti misura circa 5 km, la bicicletta risulta essere un mezzo competitivo e flessibile, per gli spostamenti casa/lavoro – casa/scuola, per acquisti, per l’accessibilità al centro storico e in tutti i casi in cui mostrano i propri limiti l’automobile e il trasporto pubblico.
Ai fini di promuovere un modello di mobilità sostenibile, alternativo all’uso esclusivo dell’auto privata, è importante ragionare su una rete di percorsi ciclabili, sicuri, interconnessi con altre modalità di trasporto, servizi e strutture dedicate.

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Con gli interventi su percorsi e piste ciclabili, con l'istituzione dell' Ufficio Biciclette e con il servizio di bike sharing TOBike, è già stato avviato un percorso in questa direzione. Rendere più facile e sicura la mobilità con particolare attenzione all’utenza debole, pedonale e ciclabile, è un obiettivo importante.
Il piano della mobilità ciclabile- Biciplan della Città di Torino può diventare lo strumento perché questo avvenga. Infatti il piano si configura come l’insieme di progetti e azioni utili a rendere più facile e sicuro l’uso della bicicletta in città, sia attraverso soluzioni tecniche sia con attività promozionali e culturali.
Le direttrici e le circolari previste dal Biciplan - A partire dall’analisi della situazione esistente, si è individuata sul territorio quella che dovrà essere la rete ciclabile principale, costituita dalle direttrici, che dal centro cittadino si dipartono verso la periferia e i comuni limitrofi, e le circolari all’interno della città, sulle quali si impernia la più capillare rete di adduzione/distribuzione (rete secondaria).
Si sono definite 10 direttrici principali che mettono in relazione i percorsi urbani con quelli extraurbani, in modo che le reti siano continue e favoriscano la mobilità ciclabile per gli spostamenti sistematici (casa-lavoro, casa-scuola), quale modalità di spostamento alternativa all’uso degli altri mezzi di trasporto.
Inoltre, si sono individuate 4 circolari, una perimetrale all’area centrale (C1), una coincidente in buona parte con la prima cinta daziaria (C2), una più periferica con funzione di collettore e distribuzione per diverse provenienze (C3), e infine la C4, il cui tracciato rappresenta la corda di raccordo tra l’area nord e l’area sud metropolitana, buona parte del tracciato è rappresentato dal futuro asse di corso Marche dove, nel viale superficiale, è previsto un tracciato bi-direzionale ciclabile. Vai al Sistema Ciclabile Principale (pdf)

Attraverso l’analisi delle criticità e delle discontinuità della rete esistente sono stati ipotizzati una serie di  interventi per renderla sicura e continua sperimentando, in un primo momento,  interventi che consentono tempi e costi più contenuti: corsie ciclabili e moderazione del traffico e valutando un possibile consolidamento infrastrutturale in tempi successivi .
La rete così strutturata avrà 310 km di percorribilità tra piste, corsie ciclabili, zone 30 e aree pedonali. Vai al Sistema Ciclabile Complessivo (pdf)
 

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