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intitolazioni: AIUOLA NATALIA LEVI GINZBURG

[pubblicato il 11.12.2014]

Intitolazione a "Natalia Levi Ginzburg" dell'aiuola (già Donatello), sita in Via O. Morgari angolo Via Belfiore, di mq. 669 circa. - Circoscrizione 8 - Cap. 10125

Motivazione

Deliberazione Giunta Comunale del 17/07/2012.
NATALIA LEVI GINZBURG
Nata a Palermo nel 1916 e morta a Roma nel 1991, è stata scrittrice italiana, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento. Trascorre l'infanzia a Torino in stato di emarginazione e trova presto conforto nella scrittura. Esordisce nel 1933 con il suo primo racconto, "I bambini" e nel 1938 sposa Leone Ginzburg col cui cognome firmerà in seguito tutte le sue opere. In quegli anni stringe legami con i maggiori rappresentanti dell'antifascismo torinese e in particolare con gli intellettuali della casa editrice Einaudi. In seguito alla morte del marito ucciso nel 1944, Natalia giunge a Roma, da poco liberata, e si impiega presso la sede capitolina della casa editrice Einaudi e nel 1945 si ristabilisce a Torino. Nel 1947 esce il suo secondo romanzo "E' stato così che vince il premio letterario "Tempo". Dal 1950 inizia per Natalia un periodo ricco per la produzione letteraria improntata sui temi della memoria e dell'indagine psicologica. Nel 1962 esce la raccolta di saggi "Le piccole virtù" e nel 1963 vince il premio Strega con "Lessico famigliare" accolto da un forte consenso di critica e pubblico. Negli anni settanta è stata assidua collaboratrice del Corriere della Sera, che pubblica numerosi suoi argomenti di critica letteraria, cultura, teatro e spettacolo. Nel 1983 viene eletta nelle liste del Partito Comunista Italiano al Parlamento. Nel marzo del 1988 scrive un articolo, diventato famoso, sull'Unità del titolo: "Non togliere quel crocifisso: il segno del dolore umano" difendendo la presenza del simbolo religioso nelle scuole e opponendosi alle contestazioni dilaganti in quegli anni.

Mappa dell'area interessata (.pdf).


Sottosezioni


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