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intitolazioni: PIAZZALE CARLO TANCREDI FALLETTI DI BAROLO

[pubblicato il 20.11.2015]

Intitolazione a "Carlo Tancredi Falletti di Barolo" dell'area antistante l'ingresso principale del "Cimitero Monumentale" prospiciente il Corso Novara, di mq. 4.123 circa. - Circoscrizione 7 - Cap. 10153

Motivazione

Deliberazione Giunta Comunale del 7/5/2014.
CARLO TANCREDI FALLETTI DI BAROLO
Il marchese Carlo Tancredi Falletti nacque a Torino il 26 ottobre 1782 e fu l'ultimo discendente dell'antica casata dei Falletti di Barolo. Fu educato dal padre, che lasciò la carriera militare per dedicarsi all'educazione del figlio, mentre la madre, Maria Paolina Ester de Chaffardon, donna religiosissima, si prese cura della sua educazione religiosa. Silvio Pellico (per anni solerte segretario-bibliotecario di Casa Barolo) affermava che Tancredi fin da giovane si distinse per intelligenza, disposizione alla giustizia, nobiltà di sentimenti, attenzione alle esigenze dei tempi e forte tendenza a promuovere e operare ogni bene. Nel 1804 si recò alla corte di Napoleone, dove si distinse per la sua cultura e capacità diplomatiche e nel 1805 Carlo venne nominato ciambellano e quindi conte dell'impero. Alla corte di Napoleone, conobbe Giulia Colbert, si sposarono nel 1806 ed ebbero come testimoni l'imperatore e l'imperatrice. Non avendo avuto figli, gareggiarono nel farsi apostoli di carità cristiana "adottando" i poveri di Torino. Egli sostenne l'apertura delle Scuole Elementari Superiori gratuite per i figli del popolo, si impegnò da Sindaco per l'edificazione della Chiesa della Gran Madre di Dio, per l'istituzione della prima Cassa di Risparmio a Torino, nata per consentire agli operai e servi di far fruttificare i loro piccoli risparmi; predispose, inoltre, ordinamenti per procurare lavoro alla classe indigente durante la stagione invernale. Nel suo primo anno come Sindaco (1826) pensò a riscaldare le case dei poveri facendo distribuire seimila razioni di legna, riordinò le scuole di disegno e di geometria pratica, aprì le elementari in due rioni cittadini, migliorò l'illuminazione pubblica, creò nuove aree verdi, ristrutturò a proprie spese il carcere femminile dove sua moglie Giulia era impegnata nel recupero delle detenute. Nel 1828 alla morte del padre Ottavio, Tancredi, divenne erede dei beni ed offrì una somma di trecentomila lire per la realizzazione del nuovo cimitero di Torino. Nel 1834 fondò, infine d'accordo con la moglie, l'Istituto delle Suore di Sant'Anna affidando loro il compito di continuare la missione educativa a servizio dei piccoli e degli emarginati. Tancredi morì il 4 settembre 1938 a Chiari (Brescia), lasciando erede universale la moglie per metterla in grado di proseguire l'azione caritativa a favore dei più emarginati. Ancora oggi in Africa ed in America si ricordano Giulia e Carlo di Barolo, grazie alle loro opere di misericordia nel mondo.

Mappa dell'area interessata (.pdf).


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