Città di Torino

Musei Scuola

Home > Formazione e approfondimenti > Bibliografia sull'educazione al patrimonio culturale > Scuole > Sugli scudi! a cura di Lenzo I.

Sugli scudi! a cura di Lenzo I.

scudi

Città di Lugano ed., Lugano 2007

Il volume documenta il progetto educativo svolto in collaborazione tra il Museo delle Culture di Lugano e l'Istituto scolastico comunale della Città, concluso con l'esposizione intitolata "Sugli scudi!" - di cui il volume è anche il catalogo - che si è tenuta al Museo delle Culture dal 27 aprile al 27 maggio del 2007.

Il Museo conserva le opere d'arte etnica, provenienti in gran parte dall'Oceania, che l'artista surrealista ticinese Serge Brignoni raccolse tra gli anni Trenta e la metà degli anni Ottanta, quando decise di donarle alla Città di Lugano.

La collezione, frutto di una scelta raffinata che privilegia i lavori di migliore fattura, testimonia il legame fra le forme della creatività delle culture dei Mari del Sud e l'oggetto che le Avanguardie artistiche del Novecento discussero nei loro circoli e cercarono di realizzare nelle loro opere. Per gli artisti delle Avanguardie europee, in particolar modo per i surrealisti, l'arte dei Mari del Sud era infatti la manifestazione d'ogni specie di desiderio e di sogno, nel quale cessano di esistere le false antinomie create dalla ragione.

Il volume "Sugli scudi!" è il secondo appuntamento del ciclo espositivo "Dèibambini", che nasce con il proposito di raccontare le esperienze che i bambini e i ragazzi svolgono al Museo e che intende, al contempo, mettere a disposizione degli operatori pedagogici strumenti e riflessioni sulla didattica della museografia antropologica.

Il progetto educativo ha avuto per oggetto lo scudo, in particolare lo scudo vayola delle Isole Trobriand.

La scelta dello scudo, fra i diversi generi di opere conservate dal Museo delle Culture, è derivata dalla constatazione della sua immediata idoneità ad essere "attivato" dall'esperienza: ogni bambino era a conoscenza, in modo più o meno conscio, della valenza fortemente simbolica e "magica" dell'oggetto, oltre che della sua forza espressiva. L'interrogativo di fondo consisteva nel capire se, attraverso lo scudo, fosse possibile avvicinare il bambino alla comprensione della complessità del mondo, sviluppando in lui la presa di coscienza della molteplicità di significati degli oggetti.

Il progetto, che ha coinvolto quattro classi di scuola elementare, si è sviluppato in un'esperienza educativa fondata sulla riflessione guidata dal docente e dagli educatori museali, sulla base di elementi cognitivi che sono il risultato d'una formalizzazione pedagogica. Attraverso una serie di visite al Museo e lezioni in aula, con un lavoro durato sei mesi, i ragazzi hanno avuto la possibilità d'esplorare i diversi significati che lo scudo possiede, riflettendo su una straordinaria molteplicità di forme, di funzioni e di stili per giungere, al termine del percorso educativo, a sintetizzare il lavoro nella decorazione d'un proprio scudo nel quale sono racchiusi i valori della propria esperienza.

Le immagini dei settantacinque scudi realizzati dai bambini sono documentate e accompagnate dalle didascalie scritte dagli stessi bambini per spiegare la natura e il significato della loro opera. Anche le fotografie sono state parte integrante del progetto: durante la campagna fotografica, si è infatti cercato di stimolare i bambini a "interpretare" il significato e il messaggio che ognuno ha affidato al proprio scudo. Il volume ripercorre le diverse fasi dell'esperienza e, attraverso le immagini e le didascalie, fa comprendere come lo scudo sia un oggetto carico di forza evocativa e di stimoli: è un elemento rassicurante poiché risponde, in primo luogo, alle esigenze del bambino che, di fronte a ciò che non conosce e che lo spaventa, segue l'istinto di proteggersi, di difendersi. E infatti, in molte delle decorazioni realizzate dai bambini sono evidenti le forme interiori e culturali che esorcizzano le fobie e allontanano le paure.

Il volume, la cui grafica è stata realizzata da Maurice Hoderas, si compone inoltre di tre saggi critici, corredati da una bibliografia di riferimento: il primo testo, dell'ispettore scolastico Roberto Ritter, verte sul valore pedagogico del progetto; il secondo, a cura di Isabella Lenzo, responsabile delle attività educative dei Musei di Lugano, esplora i diversi significati e valori dello scudo; il terzo, della docente Nathalie Bassi che ha partecipato al progetto con la propria classe, descrive le varie fasi dell'esperienza educativa.

Coloro che fossero interessati possono richiedere la pubblicazione a:
Museo delle Culture
Via Cortivo, 24
6976 Lugano-Castagnola
tel. 4158 866 69 60
e-mail: info@mcel.ch

Cerca nel sito

Ricerche avanzate