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TUBO DI CROOKES

tubo di CROOKES
tubo di CROOKES ('800)


Nome dell’oggetto: tubo di crookes
Casa produttrice:  non specificata
Anno di produzione: non specificato
Luogo di produzione: non specificato
Numero di inventario: non specificato

Il tubo in vetro ha forma troncoconica e al suo interno è contenuto gas a bassissima pressione.
Nella parte di diametro minore si trova il catodo, elettrodo costituito da un disco in alluminio.
Nella parte centrale si trova l’anodo, elettrodo costituito da una punta in alluminio. In vicinanza della parte a diametro maggiore si trova, sorretto da un supporto in vetro, un oggetto piano a forma di croce di Malta, che può essere tenuta in posizione verticale o orizzontale.

Il tubo fu inventato dal fisico W. Crookes alla fine dell’800 e rappresenta la base su cui si svilupparono gli schermi televisivi. Fu Crookes a coniare il termine raggi catodici (oggi corrente di elettroni liberi, aventi velocità variabile tra i 40.000 e i 100.000 km/s).
La versione con la croce di Malta è dovuta a Juliusz Plücker (1869)

tubo di CROOKES schema

Schema del tubo di Crookes
Il generatore di bassa tensione (A) è collegato per riscaldare il catodo (C). La batteria (B) eccita l'anodo (P). La piccola lastra che funge da maschera (M) è collegata al catodo e la sua immagine crea un'ombra sullo schermo fosforescente.

Funzionamento
Gli elettrodi del tubo vengono collegati ad una sorgente ad alta tensione (catodo al polo negativo, anodo al polo positivo). Nel caso di croce in posizione verticale, i raggi catodici (elettroni) vengono accelerati dal campo elettrico e quelli non intercettati dalla croce colpiscono il fondo del tubo creando una zona luminosa (effetto fluorescenza per eccitazione degli atomi del vetro) al cui interno rimane l’ombra della croce. Ciò dimostra che i raggi catodici si muovono in linea retta e possono essere bloccati da una lamina metallica. Se successivamente si mette la croce in posizione orizzontale, i raggi catodici colpiscono la zona dove prima si trovava l’ombra, producendo una macchia molto luminosa a forma di croce, che risalta rispetto al contorno dove la fluorescenza è diminuita.

Descrizione
L’apparecchio presenta vari numeri d’inventario di precedenti riordini, di cui non è possibile risalire alle varie scuole ma si presume, che sia la scuola media “Santorre di Santarosa”. Confrontando l’immagine con altre disponibili come quelle del liceo scientifico Statale Galeazzo Alessi di Perugia e le caratteristiche dell’oggetto, quale il supporto in legno, la sua tornitura e lavorazione nonché, la forma e il modello di tubo di Crooke si deduce che possa risalire agli anni 40 del novecento (non si hanno però prove oggettive). Lo strumento attualmente non fa parte degli oggetti didattici utilizzati per approfondire argomenti di studio relativi a programmi della Scuola Secondaria Statale di 1° grado.

Bibliografia:  sono state consultate opere

Fonti archivistiche: assente
Sitografia: liceo scientifico Ulisse Dini: wunderkammer.liceodini.it/elettromagnetismo/circuiti.../tubi-di.../tubo-di-crookes.

 

anno scolastico 2016/2017

Museo scolastico scuola Perotti - Torino

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