No al DDL “Allontanamenti zero”. Si investa sulla tutela dei minori

NO AL DDL ALLONTANAMENTO ZERO E SI INVESTA SULLA TUTELA DEI MINORI è quanto chiede la mozione approvata dal Consiglio comunale lunedì 31 gennaio, con 29 voti a favore. La proposta è stata presentata dal Centrosinistra ma è stata condivisa anche da molti Consiglieri della Minoranza.
Si chiede di modificare il Disegno di Legge regionale “Allontanamento Zero” perché astorico: cancella con un colpo di spugna anni di politiche sociali che hanno posto al centro l’interesse del minore, forza i dati reali per finalità propagandistiche, irrigidisce le procedure, non permette di agire concretamente sul problema perché privo di dotazione economica.
Per questo abbiamo chiesto al Sindaco di farsi parte attiva con il Presidente della Regione per il ritiro immediato del D.D.L.R. Allontanamento zero, per sollecitare la fine immediata alla campagna di delegittimazione delle Istituzioni preposte alla tutela dei minori e delle famiglie fragili (Servizi sociali e Autorità giudiziaria in primo luogo) e a questo segua invece, di comune concerto, il rilancio delle politiche sociali, educative, economiche e di accompagnamento rivolte ai minori, attraverso:
– il potenziamento dei servizi, non puntando solo sul contributo economico
– l’attivazione e potenziamento di reti di confronto e raccordo tra servizi sociali, educativi, sanitari e l’Autorità giudiziaria
– investimenti specifici sulla formazione degli operatori del settore
– l’aumento delle risorse dedicate alle politiche rivolte alle famiglie in stato di fragilità economica e sociale, affinché ci siano le condizioni per il rientro del minore in famiglia in tempi brevi
Nell’attuale contesto socioeconomico non c’è spazio per provvedimenti ideologici e demagogici: i minori e le famiglie in difficoltà hanno bisogno di supporto concreto e di azioni tempestive e continuative. L’affido temporaneo è una misura emergenziale, volta alla tutela del minore che va affiancata a strategie che aiutino e sostengano la famiglia di origine così da offrire strumenti che le permettano di superare le difficoltà del momento, ove possibile, per tornare a svolgere appieno il proprio ruolo genitoriale. Non è infatti il minore che deve essere di sostegno alla famiglia, ma viceversa.

Nadia Conticelli, Capogruppo Partito Democratico
Vincenzo Camarda, Presidente Commissione Sanità e Assistenza