Limite dei 30 km/h: vessazione o falsa motivazione ‘ecologica’?

I limiti di velocità in Italia sono un tema da sempre molto dibattuto, non solo per le grandi arterie autostradali. Da tempo infatti si parla di obbligare le auto a viaggiare a 30 km/h in città, per una maggiore sicurezza per automobilisti, pedoni e ciclisti. Una misura chiesta dal Parlamento europeo, che nella risoluzione approvata il 6 ottobre 2021 invita la Commissione europea a elaborare una raccomandazione per applicare limiti in linea con l’approccio del “sistema sicuro” per tutti i tipi di strada. Bologna è stata la prima grande città italiana ad aver adottato il limite dei 30 km/h in moltissimi punti del territorio, con i 50 km/h che restano la massima velocità consentita nelle arterie di alto scorrimento. Provvedimento che ha scatenato, come si poteva immaginare, problemi ai cittadini, che rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale. Secondo i sostenitori del provvedimento il limite di 30 km/h migliora: la sicurezza stradale, riduce incidenti, morti e feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili, fa aumentare gli spostamenti a piedi e in bici, grazie a strade più sicure e tranquille; riduce le emissioni di smog e gas climalteranti e rende più fluido il traffico, grazie a una velocità più costante, al posto degli stop-and-go continui che in città sono tanto dannosi per l’ambiente e la sicurezza quanto inutili ad arrivare prima; abbassa il rumore; rende lo spazio pubblico più bello e vivibile per le persone; restituisce autonomia a bambini, anziani, persone con disabilità; favorisce la coesione sociale e il commercio di vicinato nei quartieri.

Io non sono così d’accordo. L’applicazione delle “zone 30” è un’illogica e falsa motivazione “ecologica” anche se occorre difendere la sicurezza delle persone e diminuire i rischi di incidenti gravi e deve essere comunque una priorità. E’ forse, l’ennesima vessazione verso gli automobilisti, per fare cassa e senza diventare “integralisti” non limita la libertà di molti? A mio avviso le azioni di calmierazione del traffico devono avvenire in zone della città che non vadano a creare ulteriori ingorghi ed inquinamento. E comunque a tutte le velocità la causa principale degli incidenti e di rischi per la sicurezza stradale sono le distrazioni e il mancato rispetto della precedenza, per cui vi è la necessità di aumentare la consapevolezza dei cittadini al rispetto delle regole ed alla moderazione nella guida dei veicoli.

Pino Iannò