Una città dell’educazione

Impiegare risorse a favore delle nuove generazioni e dei temi educativi è un investimento strategico, che ha una prospettiva di lungo periodo.

Con questa premessa, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha dato vita al progetto “Città dell’educazione – che coinvolge già Torino e Genova e che in futuro riguarderà anche un’altra città piemontese e un’altra ligure – illustrato nella seduta del 23 febbraio 2023 delle Commissioni Quinta e Quarta, presieduta da Lorenza Patriarca (PD).

La Fondazione – hanno spiegato Marzia Sica e Claudia Mandrile della Compagnia di San Paolo – investirà nel progetto 125 milioni di euro in cinque anni.

I progetti riguarderanno tre fasce di popolazione: 0/6 anni, 6/16 anni e “neet”. Saranno coinvolte le scuole e le comunità educanti. A settembre 2022 è iniziata la fase della progettazione di dettaglio a cura di un Comitato tecnico, che si confronta periodicamente con un Comitato Strategico e con il Comune di Torino e prevede momenti di ascolto partecipato con gli stakeholders del territorio. Entro giugno si dovrebbe arrivare alla progettazione esecutiva.

Nel dibattito in Commissione, la consigliera Caterina Greco (PD) ha lamentato il mancato coinvolgimento della Città Metropolitana di Torino e ha ribadito l’importanza di promuovere un orientamento scolastico efficace.

È fondamentale investire sulle povertà educative e contrastare le resistenze al cambiamento – ha affermato Tiziana Ciampolini (Torino Domani).

Occorre intervenire anche sulla denatalità e il sostegno ai genitori, anche attraverso l’apertura di nuovi asili nido – ha aggiunto Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima). E dialogare con la Regione Piemonte per favorire l’inserimento lavorativo dei neet – ha proposto Simone Fissolo (Moderati).

Anche le parrocchie possono fornire un utile apporto, ad esempio su doposcuola e attività sportive – ha suggerito Silvia Damilano (Torino Bellissima), mentre Lorenza Patriarca (PD) ha chiesto di approfondire gli intrecci con le istituzioni scolastiche e ha sottolineato il malessere che colpisce il personale che opera nelle scuole.

Per la presidente della Circoscrizione 1 di Torino, Cristina Savio, è prioritario lavorare sulla fascia di età 0/3 anni, per evitare marginalità e future problematiche sociali e sanitarie.

Unire i servizi educativi pubblici e privati con un coordinamento unico è una ricchezza aggiunta per la città – ha affermato l’assessora comunale all’Istruzione, Carlotta Salerno – così come è importante lavorare insieme per costruire un clima di fiducia tra famiglie torinesi e Istituzioni.

Massimiliano Quirico