Truffe agli anziani, un crimine odioso: cosa fa il Comune

Quella delle truffe nei confronti degli anziani è un’attività criminale particolarmente odiosa, che colpisce e umilia fasce fragili della popolazione. Finti tecnici del gas, finti poliziotti, finti emissari di istituzioni o parrocchie o ancora associazioni, gente che si introduce nelle case con dei pretesti o che affianca l’anziano al bancomat o all’uscita dall’ufficio postale. Una forma di criminalità apparentemente non violenta, ma che spesso si rivela devastante per la vittima, non solo economicamente ma anche psicologicamente.

La centrale della Polizia Municipale

Il Comune è attivo su questo delicato terreno, come è stato sottolineato questa mattina nel corso di una riunione della IV Commissione Servizi sociali, presieduta da Deborah Montalbano.  La seduta, scaturita da una richiesta del Consiglio della Circoscrizione 5 Lucento-Vallette-Borgo Vittoria, è stata l’occasione per riepilogare le attività svolte sul terreno della prevenzione e della repressione di questo tipo di reati.  Da quasi vent’anni esiste il Servizio Aiuto Anziani, con sede in via Bruino 4, dotato di un call center attivo h24 grazie alla collaborazione della Polizia Municipale, verso la quale vengono dirottate le chiamate nei giorni festivi e in orario serale e notturno. Telefonando al numero 011.812.3131 (o scrivendo ad aiutoanziani@comune.torino.it è possibile segnalare truffe o raggiri subiti, avendo possibilità di ricevere assistenza, ad esempio per le pratiche di denuncia alle Autorità di polizia o per la sostituzione della serratura di casa. Il servizio è gestito in convenzione con varie associazioni di volontariato.

I mercati sono uno degli ambienti preferiti da borseggiatori e truffatori

La Polizia Municipale, oltre alla suddetta collaborazione con il Servizio Aiuto Anziani, ha avviato a partire dall’anno scorso un suo servizio di ricezione di denunce e segnalazioni di truffe o raggiri nei confronti di persone della terza età. Il numero telefonico di riferimento è 011.011.30000, attivo tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.30 alle 23.30. Agenti della Polizia Municipale, quando necessario, sono disponibili a recarsi presso il domicilio del denunciante. Ogni mese arrivano tra le 200 e le 250 telefonate: in molti casi si tratta soltanto di segnalazioni di anomalie o presenze sospette ma nel secondo semestre del 2016 ne sono scaturite otto notizie di reato gestite dalla Polizia giudiziaria e ad altre sei nel primo semestre di quest’anno. A questi servizi si aggiunge, naturalmente, la presenza sul territorio: le attività di pattugliamento, incontri pubblici per dispensare consigli sul come difendersi da truffatori e imbroglioni, senza dimenticare il progetto “Civich in piazza”, basato su un automezzo adibito ad ufficio itinerante che sosta periodicamente in mercati e piazze della città, raccogliendo le segnalazioni della cittadinanza. Nei primi sei mesi del 2017, si sono rivolti a quest’ultimo servizio circa 250 torinesi, in massima parte anziani. Nel 2016, la Polizia Municipale ha inoltre arrestato una ventina di borseggiatori.

Nel corso della riunione sono emerse alcune criticità nel coordinamento tra Comune e Circoscrizioni su questi argomenti, rispetto alle quali si è comunque manifestata la reciproca disponibilità a migliorare il raccordo tra le varie iniziative.

Claudio Raffaelli