“Revocare la concessione dei locali comunali a Radio Blackout”

Revocare la concessione dei locali comunali a Radio Blackout in via Cecchi 21 a Torino.

Lo chiede la proposta di mozione presentata da Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), illustrata il 15 maggio 2023 in una seduta della Prima Commissione, presieduta da Anna Borasi (PD).

Sono gli speaker dei centri sociali – ha affermato il proponente – e l’associazione non ha giudizi positivi.

Nel dibattito in Commissione, la vicesindaca Michela Favaro ha spiegato che l’associazione che ha in concessione i locali è stata costituita nel 1995, con finalità di informazione su problematiche sociali e comunicazione radiofonica, audiovisiva e informatica, la radio trasmette su frequenze riconosciute dal Ministero ed è iscritta come testata giornalistica al Tribunale di Torino.

Un contratto di concessione – ha detto – è stato firmato il 6 settembre 2016 per 4 anni (scadenza il 30 giugno 2019). È stato poi siglato un ulteriore contratto il 29 settembre 2019 a un canone di 6.965 euro all’anno (valore di mercato del canone: € 14.075), per ulteriori 4 anni (scadenza: 31 ottobre 2025).

L’associazione – ha affermato Michela Favaro – ha sempre rispettato il contratto per quanto riguarda il pagamento del canone e le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Non ci sono elementi che minaccino l’ordine pubblico o altri motivi che giustifichino la revoca della concessione per interesse pubblico – ha dichiarato la vicesindaca.

Nessuno vuole fare opera di censura – ha detto nel dibattito in Commissione Domenico Garcea – ma c’è una volontà politica del Consiglio da rispettare.

L’associazione svolge attività sociali e quindi ha diritto alle agevolazioni del canone, non è inadempiente e la concessione non può essere revocata, secondo Caterina Greco (PD): se sono stati commessi reati – ha dichiarato – ci si deve rivolgere alle Forze dell’Ordine.

Un contratto può essere revocato per una giusta causa, non per ragioni politiche – ha aggiunto Lorenza Patriarca (PD).

La mozione affronta temi politici – ha sostenuto Claudio Cerrato (PD) – che dovranno essere valutati in occasione del prossimo bando di concessione dell’immobile.

L’eventuale rescissione del contratto è un fatto amministrativo, ma valutiamo cosa fare alla scadenza del contratto nel 2025 – ha ribadito Nadia Conticelli (PD).

Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) ha detto di non condividere in alcun modo la mozione.

Ben venga accendere un faro sulla situazione – ha dichiarato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima)

Radio Blackout è una radio libera ed è un pezzo di memoria collettiva importante: è uno spazio di pluralismo da implementare, secondo Tiziana Ciampolini (Torino Domani). La Città può comunque valutare di ripensare gli spazi di via Cecchi – ha concluso.

Non è fattibile ora la rescissione del contratto – ha detto Tea Castiglione (M5S) – ma possiamo valutare la futura destinazione degli spazi come Casa del Quartiere, come chiesto dal presidente della Circoscrizione, 7 Luca Deri.

Valuteremo le esigenze della Circoscrizione 7 – ha concluso la vicesindaca Michela Favaro.

Il documento è stato liberato per l’aula e passerà all’esame del Consiglio Comunale.

Massimiliano Quirico