Penalizzate nel lavoro, penalizzate in pensione

Da sinistra, Maria Teresa Martinengo, Cesarina Manassero, Maria Grazia Grippo, Michela Favaro, Silvana Ferratello

Per le donne rimangono persistenti alcune penalità di partenza che vanno ad incidere sulla pensione. Le donne percepiscono in media uno stipendio inferiore agli uomini di circa il 17%, un gap che con la pensione si allarga fino al 30%”. Lo ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, introducendo il convegno, organizzato dalla Consulta Femminile di Torino con la partecipazione del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, dal titolo “La previdenza sociale e assistenziale, osservazioni dalla parte delle donne”.

Si è trattato di un appuntamento promosso dal gruppo di lavoro “Donne e lavoro” con l’obiettivo di dar vita ad un momento di confronto sui contenuti delle attuali normative in materia di previdenza per affrontare aspetti come il lavoro precario, il lavoro povero, le tipologie di assegni pensionistici ed individuare i percorsi necessari per diminuire disuguaglianze economiche e ridurre il rischio di povertà per le donne.

Le carriere lavorative delle donne, nel nostro Paese, sono mediamente più brevi, ha evidenziato Grippo, caratterizzate da ricorso al part time per la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, soprattutto in occasione della nascita dei figli.

Questo, ha rimarcato, dimostra che sono presenti stereotipi di genere all’interno delle famiglie ma anche che c’è ancora debolezza da parte delle istituzioni a mettere in campo politiche che davvero consentano di conciliare vita lavorativa e vita personale, se si considera che, oggi, una donna su cinque è costretta a lasciare il lavoro dopo essere diventata mamma.

Bisogna agire su più fronti, ha osservato Grippo, sulla scuola, sulla sanità sui trasporti, sulle aziende perché da esse molto dipendono il benessere e le tutele di lavoratrici e lavoratori. “Giornate come queste, ha concluso, servono a creare consapevolezza nelle donne su quale sia l’impatto economico di ogni scelta nel proprio percorso professionale, anche in una visione di prospettiva”.

Al convegno, introdotto dalla presidente della Consulta Silvana Ferratello, ha portato il saluto della Città la vicesindaca Michela Favaro. Nel corso della giornata, moderati dalla giornalista Maria Teresa Martinengo, oltre alla presidente del Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, Cesarina Manassero, sono intervenute esponenti del mondo universitario, della previdenza sociale e del sindacato.

Federico D’Agostino