Mense: lavoro a rischio per l’”effetto panino”

da sinistra: Mesturini Longo, Pezzetta

Dopo l’audizione dell’11 gennaio delle ditte appaltatrici, sindacalisti e lavoratori del settore ristorazione scolastica sono stati ricevuti in mattinata in Comune per un’audizione presso le Commissioni lavoro, controllo di gestione, e istruzione. Erano presenti due membri della Giunta.  I rappresentanti sindacali di Cgil, Mesturini, Cisl, Longo, e Uil, Pezzetta, hanno spiegato che le tre ditte che gestiscono attualmente la ristorazione scolastica a Torino, stanno operando per ridurre il costo del lavoro a fronte del crescente numero di famiglie che ha scelto di rinunciare al servizio mensa.
Ladisa ed Eutourist hanno operato mettendo in ferie una parte dei lavoratori mentre Camst, gigante con 13.500 dipendenti in Italia, aggiudicataria di gran parte del servizio mensa, ha annunciato l’avvio pe ril prossimo 22 gennaio, di una procedura di licenziamento per 38 lavoratrici e lavoratori.

Secondo i sindacati le ditte intendono compensare la riduzione dei pasti erogati riducendo gli orari di lavoro.  Sarebbero circa 5.800 i pasti persi, per la rinuncia delle famiglie, dall’ inizio appalto. Un fenomeno che ha subito un’accelerazione  dopo la sentenza del 2016 che sancì il diritto al pasto portato da casa.
La prospettiva di licenziamenti, hanno affermato i rappresentanti sindacali, sembra voler esercitare una pressione sui lavoratori e sull’Amministrazione comunale, che sta predisponendo il nuovo bando di gara per il servizio (la pubblicazione è prevista prima dell’estate 2018), e preparare proceduralmente il terreno alla riduzione degli orari di lavoro. Già oggi i l personale è inquadrato perlopiù a tempo parziale con contratti da 15 ore settimanali, minimo di legge previsto per il comparto. I tagli si abbatterebbero dunque su lavoratori già economicamente molto penalizzati.
Si sono detti contrari a prospettive di questo tipo, sia i Consiglieri comunali che i rappresentanti della Giunta. Da questi ultimi sono giunte rassicurazioni sull’impegno assieme ad Asl e Ufficio scolastico regionale, a lavorare per promuovere il servizio mensa come importante momento formativo oltre che come garanzia di corretta alimentazione e di uguaglianza di trattamento per i bambini.

Silvio Lavalle