Le Verbene, ancora in crisi il mercato coperto delle Vallette

Tre Commissioni – la III, la I e la II – si sono riunite il 3 ottobre 2019, sotto la presidenza di Andrea Russi, per discutere della situazione del mercato coperto Le Verbene, nel quartiere Vallette.

Al riguardo sono state presentate tre mozioni (una a firma Stefano Lo Russo – PD; una a firma Antonio Fornari – M5S; una presentata da Deborah Montalbano – DemA e Silvio Magliano – Moderati).

I tre documenti chiedono di sostenere le attività del mercato, rivedendo i canoni di locazione, promuovendo la messa a norma e il ri-utilizzo degli spazi vuoti, ma anche di riqualificare piazza Montale.

Dalle verifiche fatte da Atc, è emersa la necessità di bonificare dall’amianto l’edificio di piazza Montale (di proprietà Atc) che ospita un ufficio delle Poste. Atc però – ha dichiarato in Commissione – non ha risorse per fare la bonifica o abbattere l’immobile, ma sarebbe disponibile a spostare le Poste (unico locatario all’interno del palazzo) al centro Le Verbene.

Siamo consapevoli delle difficoltà del mercato coperto Le Verbene – ha dichiarato l’assessore al Commercio Alberto Sacco – ma il canone (il più basso tra i 5 mercati coperti della Città) è già stato abbassato dalla scorsa Amministrazione e non può più essere ulteriormente diminuito.

Con Atc si è valutato lo spostamento dell’ufficio postale al suo interno per attrarre clientela – ha aggiunto Sacco – ma, come ribadito da Atc, Poste Italiane per ora non ha comunicato se accetterà.

Sacco si è comunque dichiarato disponibile a effettuare un ulteriore sopralluogo e a intervenire per mettere a norma i locali ora in disuso.

Il presidente della Circoscrizione 5 Marco Novello ha chiesto di rivedere l’intera area, profondamente cambiata rispetto ai tempi in cui era stata progettata, e ha detto che è in corso una raccolta firma che ne chiede la riqualificazione.

Attualmente – ha spiegato la cooperativa che gestisce il mercato coperto – gli spazi occupati dai banchi commerciali sono meno della metà di quelli disponibili e non si è più saputo nulla del Progetto di Qualificazione Urbana (PQU) dell’area. Molti operatori stanno valutando di chiudere l’attività a fine anno, in mancanza di progettualità e di un rilancio dell’area.

Massimiliano Quirico