La situazione dei Rom a Torino

Una difficile convivenza, caratterizzata da svariate sfaccettature che dipendono spesso dalla prospettiva da cui ci si confronta. Da sempre la questione Rom viene vissuta con atteggiamenti diversi, come ha ricordato oggi pomeriggio Carla Osella, presidente di AIZO (Associazione italiana zingari oggi), invitata in commissione Contrasto fenomeni di intolleranza e razzismo dalla presidente Daniela Albano, per dettagliare numeri, criticità e prospettive dei Rom che vivono a Torino. L’atteggiamento dell’associazione, ha sottolineato Osella, è quello di elaborare strategie utili a mediare fra la necessità di trovare un posto in cui vivere in modo dignitoso alle popolazioni provenienti da Romania, Bosnia, Serbia, Albania, e quella di non generare disagio e insicurezza nei residenti. Per Osella è giusto superare i campi, soprattutto quando diventano un problema di ordine pubblico, ma serve un patto sociale, un progetto di accompagnamento condiviso con le istituzioni e gli operatori del terzo settore, una ricollocazione adeguata, garantita da regole precise per non derogare ad eventuali difficoltà di adattamento. Le famiglie Rom non devono essere abbandonate, conclude Osella, convinta che servano istruzione scolastica obbligatoria per i minori, formazione per gli adulti e attività lavorative per evitare l’illegalità, migliorare il livello di convivenza e smantellare qualche pregiudizio.

Marcello Longhin