Con 24 voti contro 7, il Consiglio approva le linee programmatiche del sindaco

Una veduta della città dalla terrazza panoramica del termovalorizzatore del Gerbido

Le linee programmatiche dell’amministrazione comunale per il prossimo quinquennio sono stata approvate questa sera dal Consiglio comunale. La deliberazione ha ottenuto 24 voti a favore, espressi dalla sola maggioranza consiliare. Le opposizioni si sono espresse contro (7 voti) o non hanno partecipato al voto (5).

Le opposizioni, nei giorni scorsi, avevano presentato 138 emendamenti alle linee programmatiche, emendamenti ricusati in blocco dalla maggioranza sostenendo che avrebbero stravolto il programma, sul quale si erano già pronunciati gli elettori torinesi. Gli emendamenti, dopo essere stati accorpati (con il voto contrario dei gruppi di opposizione), erano stati bocciati dalla maggioranza con 24 voti al termine di un dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri e consigliere Sganga, Russi e Castiglione (M5S), Garcea e Tronzano (FI), Catizone e Maccanti (Lega), Crema (PD), Fissolo (Moderati), Ambrogio e Liardo (Fd’I), oltre al sindaco Lo Russo.

Di seguito, una breve sintesi delle dichiarazioni di voto che hanno preceduto il voto sulle Linee programmatiche.

Andrea Russi (M5S) ha definito temerarie e dense di obbiettivi generici e velleitari le linee programmatiche, prive di quantificazioni finanziarie e di chiare priorità, inoltre ci si affida al PNRR, citato in ogni punto. Russi ha anche rivendicato le realizzazioni della precedente amministrazione, a partire dal miglioramento dei bilanci, tanto che, ha detto, il programma di questa nuova maggioranza si appropria di parti di quello della giunta Appendino.

Elena Maccanti (Lega) ha definito le linee programmatiche come poco coraggiose e generiche, chiedendo interventi di riordino della mobilità, valorizzazione delle Circoscrizioni, e presidio del territorio. Maccanti ha chiesto comunicazioni periodiche in Consiglio sull’uso delle risorse PNRR.

Paola Ambrogio (Fd’I) ha espresso rammarico per la genericità del documento programmatico, mentre la città ha bisogno di uscire da cinque anni di incompetenza. In passato ci sono state molte risorse ma il debito è aumentato, oggi ci sono i fondi PNRR in arrivo e bisognerà saperli utilizzare: Ambrogio ha invitato il sindaco a lavorare su questo, annunciando opposizione vigile ma disponibile per il bene della città.

Nadia Conticelli (PD) ha sottolineato come il programma sia stato approvato dai cittadini, annunciando il convinto sostegno della maggioranza un programma inteso a governare una città complessa. Le varie istanze della città vanno tenute insieme con misure concrete, il Consiglio si impegnerà sulle sue competenze, ha concluso Conticelli.

Silvio Viale (Lista Civica) ha affermato che il programma è convincente e andrà concretizzato, esemplificando i provvedimenti da prendere in tema di mobilità, in rottura con una passata visione ideologica.

Giuseppe Iannò (Torino Bellissima) ha detto che le linee programmatiche parlano di futuro ma di futuro ne contengono poco. Iannò ha chiesto di individuare problemi (mala movida, occupazione, commercio, mobilità, servizi sociali…) con relativi interlocutori, obiettivi e tempi di realizzazione, per superare la disillusione dei cittadini. Il gruppo, ha concluso il consigliere, offrirà supporto ma condizionato.

Secondo il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), che ha annunciato voto contrario, il programma è generico e senza scadenze chiaramente indicate, con poca attenzione all’inclusione, come verso le persone disabili.