Carlo Foppa e Beppe Rolando ricordati in Sala Rossa

Via Garibaldi, anni '70, prima della pedonalizzazione (Archivio storico Città di Torino)

Ricordare consiglieri e assessori del passato, significa trarre orgoglio dalle radici e dai valori che hanno espresso. Significa dimostrare come ci sia un onore che accompagna tutta la vita e dà maggiore responsabilità a chi, quel ruolo, lo ricopre oggi.

E’ stato questo il pensiero che ha introdotto, attraverso una rappresentante del Consiglio comunale, in Sala Rossa, la cerimonia in ricordo di Carlo Foppa, assessore nella VII tornata amministrativa e di Beppe Rolando, assessore nella VII tornata e VIII tornata amministrativa, organizzata dall’associazione dei Consiglieri emeriti.

Un pensiero accompagnato anche dalle considerazioni di chi ha rappresentato l’Amministrazione e che ha evidenziato i tratti umani dei due personaggi uniti alle qualità politiche.

Carlo Foppa

La storia politica di Carlo Foppa è stata ripercorsa dall’ex consigliere Giuseppe Gallicchio che ne ha sottolineato la vita spesa tra cooperazione sociale, sussidiarietà, volontariato e politica.

Eletto nel 1975 nel PCI, nell’Amministrazione guidata da Diego Novelli, gli furono assegnate le deleghe al rinnovamento tecnologico e all’azienda elettrica. Di quel periodo, tra vari interventi significativi, è stato ricordato l’attivazione dell’impianto di refrigerazione dello stadio del ghiaccio.

Nell’anno successivo, con nuove deleghe, Foppa dà vita alla consulta giovanile e promuove, per la prima volta, il progetto di indagine sui giovani, introdusse la sperimentazione degli asili nido e creò la scuola di tessitura della Città di Torino. Nel ‘99, gli viene affidato l’incarico di presidente dell’Agenzia per i Servizi pubblici locali. Di Foppa, dal grande senso del dovere, in particolare, è stata evidenziata la scrupolosità di evitare danni al Comune.

Non di meno sono state esaltate le sue qualità umane, la sua ironia e la capacità di sdrammatizzare.

L’ex consigliere Beppe Garesio ha invece ricordato la figura dell’amico  e compagno di partito, Beppe Rolando.

A lui, assessore socialista, a metà degli anni ‘70 furono assegnate le deleghe per i trasporti in città. Ereditò, è stato sottolineato, un sistema trasportistico arretrato. Introdusse la rete a griglia, in parte ancora attuale, rinnovò l’intero parco tranviario e diede vita all’idea di metropolitana leggera. A lui si deve la pedonalizzazione di via Garibaldi.

Al termine, è stato presentato il volume dal titolo “Fiorenzo Alfieri, amministratore: strategie di cambiamento”, che raccoglie gli atti del convegno dedicato al padre di Luci d’Artista che si svolse il 15 dicembre dello scorso anno. Qui l’articolo sul convegno dedicato a Fiorenzo Alfieri 

Federico D’Agostino