Una petizione per allontanare l’accampamento nomadi dal giardino “Ferruccio Novo”

La richiesta arriva dai 315 firmatari della petizione di iniziativa popolare al Consiglio Comunale di Torino, presentata questa mattina a Palazzo Civico, durante un “Diritto di Tribuna”, presieduto dalla vicepresidente della Sala Rossa, Serena Imbesi: allontanare l’insediamento, presumibilmente di etnia rom, che dal giugno 2017 occupa abusivamente ampi spazi del giardino “Ferruccio Novo”, all’intersezione tra corso Corsica, via Gorizia e via Buenos Aires, nel territorio della Circoscrizione 2. Una situazione che – a dire dei firmatari – continua a peggiorare, rendendo difficile la convivenza: bivacchi a cielo aperto, accattonaggio, sporcizia e condizioni igieniche precarie destano preoccupazione tra i residenti della zona, allarmati dal degenerare di un problema che incide fortemente sulla salute pubblica. I giardini – denuncia la petizione – non sono più fruibili dai bambini più piccoli del quartiere: sono troppo sporchi e per questo, secondo i firmatari, un possibile rischioso focolaio di infezioni. L’eventuale alternativa di rimanere a giocare in casa o spostarsi in giardini più lontani non appare una soluzione gradita alle famiglie della zona. Queste, in sintesi, le principali motivazioni che hanno spinto i firmatari della petizione a chiedere lo spostamento del gruppo di famiglie rom in apposite aree attrezzate, permettendo così la restituzione del giardino “Ferruccio Novo” alla comunità, per un utilizzo più consono alla sua originaria destinazione d’uso. La vicepresidente Imbesi ha annunciato che la petizione sarà approfondita in un’apposita riunione delle Commissioni consiliari competenti venerdì 21 dicembre 2018 alle ore 11.00.

Marcello Longhin