I 90 anni della chiesa di Santa Rita, simbolo di una comunità

I 90 anni del Santuario di Santa Rita, uno dei più noti e frequentati di Torino (conta una collezione di ex voto seconda forse solo a quella del Santuario della Consolata) sono stati celebrati dall’arcivescovo Cesare Nosiglia. L’inaugurazione ufficiale dell’imponente chiesa neogotica risale al 1934, ma già nel 1928, il 22 maggio,  era stata costituita la nuova parrocchia, in una zona allora non ancora intensamente urbanizzata e già caratterizzata dal culto di Santa Rita.

La vicepresidente del Consiglio comunale Serena Imbesi (con la fascia tricolore. A sinistra, la presidente della Circoscrizione 2, Luisa Bernardini

Nel 1929, prese il via il cantiere per il nuovo edificio religioso: i lavori proseguirono fino al 1934, quando alla vigilia della ricorrenza di Santa Rita furono tolti i ponteggi.

La messa officiata dall’arcivescovo, nel pomeriggio di domenica 20 maggio, è stata preceduta dall’arrivo al santuario, sulla piazza omonima, del reliquiario della santa, proveniente dalla sua natia Cascia, in Umbria. Giunto sulla piazza riasfaltata di fresco, con una scorta di Carabinieri, il reliquiario è stato portato in breve processione dal sagrato sino all’altare, tra due ali di fedeli, in un crescendo di musiche, canti e smartphone intenti a filmare o fotografare un evento importante per i devoti alla santa umbra, una delle più venerate in Italia.

L’arcivescovo Cesare Nosiglia porta nella chiesa il reliquiario della santa

Martedì 22 maggio è prevista una seconda parte della celebrazione, con una processione lungo le vie del quartiere che dalla santa ha preso la propria denominazione. Alla cerimonia, in rappresentanza della  Città di Torino, ha preso parte la vicepresidente del Consiglio comunale  Serena Imbesi, da sempre residente nel quartiere. Tra i presenti, anche la presidente della Circoscrizione 2 Santa Rita-Mirafiori, Luisa Bernardini.

Claudio Raffaelli