Black History Month, radici e identità degli afrodiscendenti torinesi

Da sinistra, Mahkhloufi, Buhanza, Abdullahi e Patriarca
Il festival Black History Month è stato presentato a Palazzo Civico, nel corso di una riunione congiunta delle commissioni Razzismo e V Cultura. A illustrare l’iniziativa a consiglieri e consigliere, presenti gli assessori Jacopo Rosatelli e Gianna Pentenero, sono state Janet Buhanza e Hanane Makhloufi, dell’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione. Quattro settimane di incontri, laboratori, cene a tema etnico, mostre e concerti, per celebrare identità, cultura e storia degli afrodiscendenti, sempre più parte integrante della nostra comunità.
Una parte costituita in maggioranza da giovani e giovanissimi, nati o cresciuti in Italia, che rappresentano fisicamente luci e ombre della sintesi tra culture e tradizioni diverse. Una sintesi che, pur con tutte le difficoltà che incontra nel suo graduale affermarsi, traccia la strada verso il futuro.
La rassegna, sostenuta da Città di Torino , Fondazione Compagnia di San Paolo e altre istituzioni e associazioni, riserva inoltre un occhio particolare alla tematica dell’empowerment femminile. BHM è alla sua seconda edizione e nel corso della sua prima settimana di eventi, hanno sottolineato le sue rappresentanti, ha registrato più di mille partecipanti. La rassegna prosegue fino al 26 febbraio. Info: http://www. blackhistorymonthtorino.it
Claudio Raffaelli