Mezzi pubblici gratuiti fino ai 14 anni? Ipotesi in discussione

A seguito della riforma tariffaria in vigore dal luglio del 2018 sono in aumento sia i passeggeri sia i ricavi, affermano i responsabili del gestore del trasporto pubblico cittadino di Gtt in Commissione Consiliare. Diminuiscono le vendite e gli incassi sugli over 65 per effetto di una maggiore verifica dei requisiti, con il passaggio dalla semplice verifica del reddito alla certificazione Isee (comprendente il patrimonio totale).
Gli under 26 viaggiano di più, con formule diverse rispetto al passato tra abbonamenti mensili e annuali, grazie alle agevolazioni estese anche ai non studenti. Più in generale, cambia la tipologia di vendita tra biglietti singoli e abbonamenti; crescono gli abbonamenti (ordinari, settimanali, mensili, annuali) e calano le corse singole.
Sono in aumento i ricavi complessivi (rete urbana e suburbana) di oltre 4 milioni; passando da 72,3 a 76,3 milioni di euro. Soldi in più nelle casse di Gtt, con i quali l’Amministrazione comunale punta anche a estendere i bus gratis anche ai ragazzi delle medie. Se la tendenza alla crescita fosse confermata – è stato detto – vorremmo concedere i mezzi pubblici gratuiti, ora fino a 11 anni, fino ai 14 anni.
I passeggeri sono in crescita di quasi il 3 per cento, mentre gli introiti sono cresciuti del 5,6: l’aumento del costo del biglietto singolo di 20 centesimi (da 1,50 a 1,70) è stato determinante nell’incremento dei ricavi dell’azienda.
Di rilievo le variazioni per i più giovani e i pensionati. L’introduzione delle fasce Isee ha inciso sui costi degli abbonamenti degli studenti; sei su dieci hanno pagato la quota piena di 258 euro. Un dato che è preso in considerazione dai vertici di Gtt: “Se l’andamento non cambia, valuteremo una revisione delle tariffe: non vogliamo vivere sulle spalle degli studenti”.
I pensionati invece hanno spesso rinunciato ad abbonarsi: erano più di 35mila un anno fa, oggi sono scesi a 16mila. Anche in questo caso le fasce Isee hanno modificato i parametri di conteggio e molti, non potendo più ottenere le agevolazioni, avrebbero dovuto pagare il prezzo pieno.

(R.T.)