Le articolazioni dei temi di lavoro sul Piano regolatore

Il Consiglio comunale, su proposta della giunta, ha avviato la revisione del Piano regolatore nel 2017

Un aggiornamento sui lavori per la revisione del Piano regolatore Generale, deliberata dal Consiglio comunale nell’aprile del 2017, è stato al centro della riunione odierna delle commissioni Urbanistica e Bilancio, alla quale ha preso parte anche il vicesindaco Guido Montanari. Presieduto da Damiano Carretto, l’incontro si è svolto a partire dal riepilogo dei sette temi programmatici sui quali sono stati attivati quattro gruppi di lavoro, che opereranno  in collaborazione con il Politecnico di Torino e in dialogo costante con altre realtà istituzionali, a partire dalla Città Metropolitana. Le tematiche ambientali sono al primo punto, con numerose articolazioni, dalla mobilità sostenibile all’assetto idrogeologico, passando per il consumo di suolo, bonifiche  o l’inquinamento acustico. Un punto specifico è poi dedicato al tema “identità e bellezza”, con articolazioni che riguardano non soltanto i parchi e il centro storico ma anche i diversi quartieri della città, in un contesto generale di riqualificazione e promozione della loro identità. Anche il tema della qualità della vita è variamente declinato, dalla salubrità dell’ambiente agli ambiti del turismo e della cultura. In una città che, pur nel contesto di un Paese in rapido invecchiamento,  vede ancora presente una forte componente giovanile anche grazie alla presenza di ampie fasce di studenti universitari, quello dei giovani è stato considerato un tema a se stante, strutturato su aree di analisi quali l’abitazione, il lavoro e lo studio, la cultura e il tempo libero.

La riunione sulla revisione del Piano regolatore Generale

Il tema dello sviluppo economico della città possiede poi a sua volta varie diramazioni, dal mantenimento di aree produttive, orientate ad innovazione e sviluppo, alla promozione del commercio di prossimità e della piccola impresa, con agevolazioni per le attività che assumono impegni ambientali. Anche il tema della semplificazione viene considerato strategico, a partire dalla riduzione delle tipologie delle aree normative e di una maggiore flessibilità nel cambio d’uso delle varie aree, con i dovuti controlli. Un argomento, questo, di grande impatto sul disegno futuro della città, visto che vi sono al momento circa 350 aree di varia estensione  classificate come Zone Urbane di Trasformazione (ZUT) o Aree da Trasformare in Servizi (ATS). Ultimo ma non meno importante, il punto che sancisce la necessità di una programmazione urbanistica su scala metropolitana, tenendo conto del fatto che sì, ogni Comune ha pertinenza esclusiva sul proprio territorio, ma  temi come le infrastrutture, i servizi alla persona e lo stesso sistema produttivo/commerciale  necessitano comunque di un coordinamento tra realtà amministrative e territoriali diverse, a partire dai Comuni dell’area metropolitana. Dopo l’esposizione del quadro generale, sono stati numerosi gli interventi dei consiglieri e consigliere (Giovara, Buccolo, Ferrero, Gosetto, Chessa, Carretto e Lo Russo, critico quest’ultimo sui tempi e sul tema delle infrastrutture, a suo parere sottovalutate). Un prossimo incontro di aggiornamento dovrebbe tenersi tra 6 settimane, con un ulteriore approfondimento verso la fine dell’anno.

Claudio Raffaelli