Dalle campagne alle new town, la Cina urbana contemporanea in mostra al Mao

Ogni anno in Cina 16 milioni di persone si spostano dalla campagna in città. Una migrazione interna massiccia, che ha richiesto lo studio di nuovi modelli di urbanizzazione e di sviluppo e ha portato alla costruzione di vere e proprie nuove città (“new town”).

Un trend globale, carico anche di contraddizioni e di importanti cambiamenti socio-economici, che viene indagato nella mostra allestita al Mao – Museo di Arte Orientale dal titolo “China goes urban. La nuova epoca della città”, curata da Politecnico di Torino e Prospekt Photographers con la Tsinghua University di Pechino, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

L’esposizione, attraverso fotografie, video, plastici e pannelli informativi, si interroga sui processi urbani, architettonici e di infrastrutturazione della Cina contemporanea, analizzando la nascita e la crescita di quattro new town cinesi: Tongzhou, Zhengdong, Zhaoqing e Lanzhou.

La mostra, che avrebbe dovuto essere inaugurata a luglio, è la prima esposizione che viene allestita al Mao dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19.

Per la Città di Torino, hanno partecipato alla presentazione l’assessora alla Cultura Francesca Leon e il presidente della Quinta Commissione Massimo Giovara.

Massimiliano Quirico