Beni di prima necessità; da fine settimana il sito internet e il call center per le richieste

Palazzo civico

Prosegue in Comune l’allestimento degli strumenti operativi per erogare i fondi disponibili in beni di prima necessità alimentare, i 4.600.000 stanziati nei giorni scorsi alla Città di Torino da parte del Governo.

Nel corso dei lavori della IV Commissione (Assistenza) di stamane la Giunta ha aggiornato i Commissari riguardo lo stato dell’arte: un milione di euro sarà impiegato per potenziare l’articolazione della rete territoriale solidale a sostegno della popolazione, la rete di Torino Solidale; tre milioni e seicentomila euro saranno utilizzati per rendere disponibili i beni di prima necessità alimentare.

Stiamo studiando uno strumento operativo per evitare assembramenti nel ritiro dei buoni senza la distribuzione fisica del denaro – ha spiegato la vicesindaca, Sonia Schellino. Le procedure partiranno entro il prossimo fine settimana.

È in cantiere un sistema di buoni simile ai ticket restaurant, i buoni pasto in uso ai dipendenti aziendali; saranno emessi con importi più alti rispetto ai ticket in favore dei dipendenti comunali di sette euro. Si stanno coinvolgendo, oltre alla grande distribuzione, anche i negozi di prossimità per aiutare le attività nei quartieri e creare una rete convenzionata molto ampia in pochissimi giorni.

La richiesta si potrà fare in due modi:

1 – On line su un sito internet, dove il richiedente – che dovrà compilare una dichiarazione – dovrà attestare di non percepire un sostegno al reddito.

2 – Sarà attivato un Call center al quale rivolgersi con una telefonata per poter chiedere l’assegnazione del buono; il personale che risponderà alle richieste dei cittadini è in questi giorni in fase di addestramento.

Per velocizzare le procedure i controlli saranno successivi alla concessione del sostegno e svolti a campione.

Sulla questione il presidente della Commissione, Fabio Versaci, ha annunciato una convocazione imminente di una seduta congiunta con le Commissioni Commercio e Smart City per ascoltare gli assessori competenti sugli accordi con le imprese e le questioni tecniche ancora in sospeso.

(Roberto Tartara)