Una mozione per il diritto alla residenza

Con la premessa che, nel nostro Paese, la residenza è uno dei presupposti necessari al godimento dei diritti politici e sociali fondamentali, il Consiglio comunale ha approvato, nel pomeriggio, una mozione riguardante il diritto effettivo alla #residenza. In particolare, il documento presentato dalla consigliera Elena Apollonio (Alleanza dei democratici – DemoS), impegna Sindaco e Giunta a valutare le modalità per consentire, a chi lo richiede, l’iscrizione anagrafica sulla base di una autodichiarazione relativa alla #dimora abituale, quando non gli sia possibile esibire un titolo che attesti il regolare possesso dell’immobile in cui vive, ad esclusione dei casi di occupazione già oggetto della Legge 80/2014. Ma la mozione va oltre e chiede di adottare iniziative per agevolare l’iscrizione anagrafica alle persone senza fissa dimora negli indirizzi virtuali di residenza, attraverso l’accesso a sportelli dedicati dell’Anagrafe centrale e delle sedi decentrate, potendovi accedere senza l’obbligo di prendere un appuntamento sui canali telematici del Comune. Allo stesso tempo, propone l’utilizzo di un camper in uso all’Anagrafe per raggiungere le persone senza fissa dimora che vivono nelle varie zone della città. La Città, da tempo, ha predisposto l’iscrizione anagrafica per i senza fissa dimora presso un indirizzo virtuale che oggi è stato ampliato nell’uso per consentire l’iscrizione anche a chi ha difficoltà ad ottenere la residenza per ragioni connesse a rigidità amministrative. La mozione chiede anche il superamento della distinzione che prevede l’iscrizione virtuale presso Casa comunale 1 alle persone senza fissa dimora, presso Casa comunale 2 alle persone prese in carico dai servizi sociali e presso Casa comunale 3 alle persone titolari di protezione internazionale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), in considerazione del non giustificato diverso accesso ai servizi, per le persone straniere. Quasi di conseguenza, il documento chiede quindi che siano garantiti i diritti collegati alla residenza anche in caso di residenza virtuale, a partire dai permessi di soggiorno. Un ultimo passaggio è dedicato ancora alla Legge 23 maggio 2014 numero 80 di cui la mozione chiede a Sindaco e Giunta di farsi portavoce in sede ANCI per il suo superamento. La Legge, “Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015” rende particolarmente gravosa l’assenza di residenza in particolari situazioni e ha indotto alcune città italiane come Roma e Palermo ad adottare misure in deroga per il suo superamento. Misure che la prima firmataria chiede di adottare anche nella nostra città, anche sulla base di una iniziativa di 138 importanti organizzazioni locali che hanno promosso un appello, presentato nel febbraio 2023, per chiedere di rivedere le prassi di esclusione anagrafica che colpiscono tutte le persone costrette o indotte a vivere in contesti abitativi informali. Prima del voto finale, è stato approvato un emendamento presentato dalla consigliera Nadia Conticelli (PD). La mozione è stata poi approvata con 23 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto.
Marcello Longhin