Torino e Cuba: una storia di collaborazione che continua

Migliorare le condizioni di vita della popolazione dei territori cubani interessati dal programma del Padit (Piattaforma Articolata per lo Sviluppo Territoriale Integrato) con particolare attenzione a donne e giovani, mediante processi di articolazione che favoriscano lo sviluppo territoriale. Per raggiungere questo obiettivo una delegazione di amministratori e dirigenti di vari settori di Cuba si è recata a Torino nell’ambito dei programmi sostenuti dall’Agenzia italiana per lo Sviluppo e la Cooperazione, in collaborazione con Aicec – Agenzia per l’interscambio culturale ed economico con Cuba.

Questa mattina, la delegazione, guidata dalla Governatrice di Santiago de Cuba, Beatriz Johnson Urrutia e dalla Direttrice INIE – Istituto Nazionale di ricerca economica e

coordinatrice PADIT , Aizel Llanes Fernández, è stata ricevuta nella Sala Colonne di Palazzo Civico dalla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e dalla vicesindaca Michela Favaro.

Dal 10 al 14 ottobre la delegazione, composta da rappresentanti di alcune regioni di Cuba, di ministeri di Economia, Finanza e Investimenti, e docenti universitari ed altri funzionari di vari settori econoici, prenderà contatti con gli attori dello sviluppo locale perché possa essere replicato il modello di cooperazione sviluppato a Torino.

La presidente Grippo, nel dare il benvenuto e nel ricordare i consolidati rapporti di collaborazione fra Torino e Cuba, ha sottolineato come in ogni relazione di interscambio si parta da ciò che c’è in comune, come la realtà delle piccole e medie imprese nella nostra regione tengano vive tradizioni produttive, non solo alimentari e agricole, ma anche imprese a livello familiare che raccontano la storia del nostro territorio.

La vicesindaca Favaro ha invece sottolineato come, in questa fase post pandemica, si stia cercando di trasformare una crisi in opportunità, in un sistema dove elementi di rilievo sono il tessuto imprenditoriale, gli istituti di ricerca e l’università, che insieme consentono di avviare la conversione industriale verso altri ambiti di attività economica, sulla base delle richieste del mercato ma anche dagli scenari legati alla transizione ecologica e digitale.

F.D’A.