Strage del Bardo: una ferita ancora aperta

Sono trascorsi sette anni dalla strage al museo del Bardo di Tunisi quando alcuni terroristi fecero fuoco su turisti di varie nazionalità, all’esterno e all’interno dell’edificio.

Furono 24 le vittime (tra questi due terroristi e un agente), una quarantina i feriti.

Tra gli sfortunati turisti, rimasero feriti mortalmente anche due torinesi, Antonella Sesino, impiegata del Comune di Torino e Orazio Conte, quest’ultimo marito di Carolina Bottari, anche lei dipendente del Comune, rimasta ferita insieme alla collega Anna Abbagnale. Erano in visita a Tunisi nell’ambito di un viaggio organizzato.

Oggi, nell’anniversario della tragedia, la Città ha ricordato le vittime, con un minuto di silenzio.

Davanti a Palazzo Civico, con il sindaco Stefano Lo Russo e la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, si sono radunati cittadini e dipendenti della Città, colleghi e colleghe di Antonella Sesino.

Anche la Commissione Bilancio, presieduta da Anna Borasi, ha osservato un minuto di silenzio sospendendo momentaneamente i lavori.

Federico D’Agostino