Quale futuro per il teatro Regio? L’intervento del Consiglio comunale

Dopo un lungo dibattito riguardante tre atti di indirizzo inerenti la situazione del teatro Regio di Torino, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza (primo firmatario il presidente della Commissione Cultura, Massimo Giovara) con diciotto voti favorevoli e quattro astenuti.

L’ordine del giorno approvato impegna la Sindaca e la Giunta a farsi portavoce presso il Governo, il Parlamento e la Regione Piemonte affinché questa fase del più importante teatro cittadino e regionale diventi occasione di rilancio, attuando efficaci interlocuzioni con il futuro Commissario nominato dal Ministero dei Beni Culturali. 

Il documento chiede si tenga conto della road map, implementata dal Consiglio Comunale e dalla Fondazione lirica stessa attraverso il piano industriale (elaborato dal dottor Guerzoni su commissione delle Fondazioni bancarie socie del teatro), al fine di: 

  1. raggiungere la Forma Organizzativa Speciale e la permanente messa in sicurezza tanto degli equilibri di bilancio della Fondazione quanto dei livelli occupazionali;
  2. avviare l’iter di impiego delle risorse, investendo gli 8,5 milioni di euro stanziati a suo tempo dal ministro Bonisoli per modernizzare la struttura;
  3. nella elaborazione della nuova pianta organica, intraprendere tutte le misure e azioni necessarie per tutelare le norme contrattuali, i livelli salariali e i livelli occupazionali; 
  4. intraprendere qualunque azione utile per impedire il declassamento dell’Ente.

Il Consiglio comunale ha invece respinto i due atti di indirizzo presentati dalle consigliere di opposizione Chiara Foglietta (Pd) e Eleonora Artesio (Torino in Comune) che invitavano l’amministrazione comunale a evitare il commissariamento del Regio.

Una sintesi degli interventi dei consiglieri comunali, conclusi con la dichiarazione della sindaca Chiara Appendino, è consultabile al comunicato stampa del seguente link:http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_447.shtml

(Roberto Tartara)