Il gioco di Icaro

Presentata al pubblico la mostra antologica (1964/2019) di Paolo Icaro, curata da Elena Volpato, allestita presso la Gam di Torino, in via Magenta 31.

Sono esposte oltre cinquanta sculture – alcune realizzate appositamente per la mostra, alcune di proprietà della Gam – rappresentative dei 55 anni dell’attività artistica di Icaro, iniziata proprio a Torino.

Alla cerimonia, oltre all’artista e alla curatrice, sono intervenuti la segretaria generale della Fondazione Torino Musei Elisabetta Rattalino, il direttore della Gam Riccardo Passoni e il direttore del Dipartimento del Musée national d’art moderne del Centre Pompidou di Parigi Bernard Blistène.

In rappresentanza della Città di Torino, ha partecipato la vicepresidente del Consiglio Comunale, Viviana Ferrero.

Ferrero ha elogiato l’opera di Icaro, che racconta una storia della nostra città e riesce a offrire grandi emozioni al pubblico. Un artista contemporaneo con una lunghissima carriera, anche a livello internazionale, che non ha mai smesso di fare ricerca artistica – come ha ricordato Passoni.

L’arte di Icaro è un’alternativa alle mancanze di questo periodo – ha affermato Blistene, che ha acquistato sue opere per il Centre Pompidou. È come un’azzardata mossa nel gioco degli scacchi. Ma il gioco è una cosa seria, come ha spiegato Icaro, e va da due estremi: dalla nascita all’uscita dalla vita. Io – ha affermato – mi sento un giocatore sin da bambino e sin da quando studiavo al liceo d’Azeglio di Torino, e ho accumulato nel tempo tante esperienze, tante valigie e fagotti, mai abbandonati lungo il viaggio e raccolti in questa mostra antologica da Elena Volpato.

L’esposizione rimarrà aperta sino al prossimo 1° dicembre, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18 (lunedì chiuso).

Massimiliano Quirico