Emergenza Covid-19, le misure tributarie introdotte dalla Città di Torino

Le Commissioni consiliari Prima, Terza e Sesta hanno fatto il punto sulle misure tributarie introdotte dalla Città di Torino per contrastare l’emergenza sanitaria Covid-19, in occasione della seduta congiunta del 31 marzo 2020, presieduta da Marco Chessa, alla presenza degli assessori Alberto Sacco, Alberto Unia e Sergio Rolando.

L’assessore al Bilancio Sergio Rolando ha illustrato le manovre intraprese dalla Città dall’inizio dell’emergenza Covid, precisando che tutte le azioni devono contemplare il pareggio di bilancio (i Comuni non possono andare in deficit) e che eventuali variazioni di tariffe varrebbero solo per il 2021, così come il pagamento delle tariffe di quest’anno non può essere rinviato oltre la fine del 2020, proprio per evitare disavanzi di bilancio.

Con una prima deliberazione di Giunta del 10 marzo 2020ha spiegato – sono state posticipate le scadenze delle prime due rate Tari 2020 per le utenze commerciali: quella del 16 marzo (che prevedeva 16 milioni di incassi per la Città: ne sono comunque arrivati 12) e quella del 15 maggio (del valore di 32 milioni).

Sono poi state approvate due deliberazioni di Giunta il 31 marzo 2020. Una – ha spiegato Rolando – riguarda Cosap e Cimp, con la sospensione degli avvisi bonari 2020 (valore sui 2/3 milioni di euro) e l’esenzione Cosap per il mancato utilizzo del suolo (ad esempio per cantieri, ponteggi, dehor; del valore di qualche centinaio di migliaia di euro); l’altra riguarda l’acconto Tari 2020 sulle abitazioni, con la posticipazione delle prime due rate di acconto (quella del 30 aprile, del valore di 25 milioni, e quella del 29 maggio, del valore di 10,5 milioni).

Sono state anche sospese, fino al 31 maggio 2020, le rateazioni già concordate con Soris.

Sono state due le motivazioni dei provvedimenti: evitare che la gente debba andare alle Poste per ritirare gli avvisi dei pagamenti e venire incontro a chi non può pagare.

Il direttore delle Risorse Finanziare Paolo Lubbia ha quindi spiegato che la Città incassa ogni anno un miliardo di euro dai torinesi (da Imu, Tari, addizionale Irpef, canoni suolo e pubblicità, multe, tariffe varie, ecc.) e che al momento è difficile prevedere quanto potrebbe mancare da questa cifra alla fine dell’anno.

La situazione comunque evolve rapidamente – ha precisato l’assessore Alberto Sacco – e saranno necessari continui provvedimenti, sempre in dialogo costante con le associazioni di categoria.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Damiano Carretto (M5S) ha chiesto, pur condividendo il merito dei provvedimenti presi dalla Giunta, di coinvolgere sempre il Consiglio Comunale negli atti di indirizzo per le deliberazioni da assumere. Ha chiesto poi di iniziare a ragionare sulle prospettive di bilancio del 2021, ragionando su riduzioni ed esenzioni dei pagamenti e sul pagamento dei mutui.

Le polemiche sulla democrazia sono da evitare, perché sono necessari provvedimenti urgenti – ha precisato la capogruppo M5S Valentina Sganga, che ha anche chiesto di attivare altre misure strutturali, come la sospensione dei mutui 2020.

Il consigliere Enzo Lavolta (PD) ha ringraziato gli Uffici comunali che hanno dato priorità alla riduzione degli spostamenti di cittadine e cittadini e ha quindi domandato anch’egli un maggiore coinvolgimento della Sala Rossa, che non può essere chiamata solo a legittimare decisioni già prese, ma deve anche intervenire nell’analisi della crisi e nella revisione delle priorità. Ha quindi chiesto se si sta facendo una ricognizione sui minori costi che ha la Città in questa situazione di crisi (buoni pasto, riscaldamento, ecc.).

Serve una discussione in Commissione sui “nuovi poveri” creati da questa crisi – ha affermato Aldo Curatella (Gruppo misto di minoranza) – per ragionare su come ridurre la pressione fiscale su cittadini e imprese e su quante risorse aggiuntive chiedere al Governo.

Antonio Fornari (M5S) ha ringraziato la Giunta per aver subito sospeso il pagamento dei tributi e per avere adottato altri provvedimenti urgenti, nel pieno rispetto delle norme, senza attendere le convocazioni del Consiglio Comunale.

La consigliera Maria Grazia Grippo (PD) ha chiesto ulteriori precisazioni sulle esenzioni Cosap, in particolare per quanto riguarda i mercati, e di iniziare a lavorare insieme sulla tassa di soggiorno e sugli sconti di tariffe per il 2021, con una visione di prospettiva, per non svuotare il ruolo di consigliere e consiglieri comunali.

Chiara Foglietta (PD) si è rammaricata per il fatto che la Giunta non abbia raccolto suggestioni da consiglieri e consiglieri nell’adottare le proprie decisioni e ha dichiarato che due sedute di Commissioni al giorno non sono sufficienti per affrontare tutti gli argomenti che riguardano l’attuale emergenza.

La capogruppo Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha sollecitato interventi della Giunta non solo tecnici, ma anche politici, per chiedere al Governo che i Comuni possano varare risoluzioni straordinarie, per evitare che l’emergenza sanitaria consumi il nostro futuro.

Federico Mensio (M5S) ha invitato a riflettere sullo smart working dei dipendenti comunali, verificando se sia legittima la decisione di non pagare loro il buono pasto e se sia stata presa in accordo con i sindacati. Ha quindi chiesto di valutare il risparmio energetico di uffici e spazi comunali chiusi, auspicando che scuole e uffici abbiano spento il riscaldamento, e di capire come utilizzarlo.

La consigliera Federica Scanderebech (Rinascita Torino) ha ribadito la necessità di convocare un maggior numero di sedute della Commissione Bilancio e ha chiesto alla Giunta quali siano le sue priorità di azione.

In chiusura di dibattito, l’assessore Alberto Unia ha affermato che i riscaldamenti nelle scuole sono stati chiusi.

L’assessore Sergio Rolando ha spiegato che non ci sono difficoltà a mettere i conti sui risparmi della Città a disposizione di consigliere e consiglieri, non appena terminerà l’emergenza Covid-19 e si potranno quindi quantificare. Ha anche spiegato che è difficile capire come evolverà il coronavirus nel 2021 e nel 2022 e quindi prevedere ora variazioni sui bilanci dei prossimi anni. Ha precisato che ci sono interlocuzioni continue con il Governo e con le banche per i mutui. Infine, ha annunciato che verranno prelevate dal fondo di riserva della Città risorse per il pagamento del carburante consumato dalla Protezione Civile.

Per quanto riguarda i mercati, il dirigente degli uffici comunali del Commercio Roberto Mangiardi ha spiegato che la deliberazione 867-2020 ha già previsto sgravi per le giornate in cui non si sono tenuti: l‘importo totale verrà quantificato al termine dell’emergenza.

Infine, il direttore Paolo Lubbia ha chiarito che per quantificare i risparmi energetici è necessario aspettare l’arrivo delle prossime bollette: potrebbero essere di 1-1,5 milioni di euro – ha affermato. Per i buoni pasto, ha spiegato che la Città spendeva normalmente – prima dell’emergenza Covid – 700mila euro al mese. Ha poi spiegato che, entro giugno, andranno in pagamento 100 milioni di euro di mutui.

La discussione verrà aggiornata in ulteriori riunioni. Al riguardo, il presidente della Sesta Commissione, Federico Mensio, ha annunciato un’ulteriore seduta congiunta per affrontare il tema della revisione del sistema tariffario della Tari, prorogato dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente – Arera al prossimo 30 giugno, mentre il presidente della Terza Commissione, Andrea Russi, ne convocherà un’altra su canoni Cosap per le aree mercatali, monetizzazione parcheggi e agevolazioni tributarie per attività commerciali.

Massimiliano Quirico