Caat, risolte le vecchie pendenze con i fornitori

Sono in via di risoluzione i contenziosi del passato con i fornitori del Caat, il Centro agro alimentare di Torino, hanno spiegato stamani in Commissione consiliare i responsabili della società consortile ai Commissari di Terza, Prima e Sesta riuniti in seduta congiunta.
Sono stati stanziati 350.000 euro per risolvere le vecchie pendenze con i grossisti mediante accordi stipulati con le singole parti, e nonostante l’impegno finanziario gravoso il Bilancio del Caat ha chiuso in pareggio. Con queste parole Marco Lazzarino e Gianluca Meglio (presidente e direttore dell’azienda pubblica) hanno annunciato la svolta positiva per i conti e la gestione della struttura.
Nel corso della seduta in videoconferenza moderata da Andrea Russi (M5S) i vertici della società hanno riepilogato l’andamento del piano di sviluppo quinquennale avviato nel 2018. Si sta lavorando, ha spiegato Lazzarino, alla redazione di un documento che contrasti il lavoro in nero e i problemi salariali del passato. “Il tema della legalità è molto sentito; abbiamo predisposto un protocollo alla Prefettura e alle associazioni dei grossisti con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro dei facchini ed evitare i problemi sorti nel passato costati non poche risorse al Caat. Nel 2017, al momento del mio insediamento, ho trovato una mole di contenziosi che avrebbero potuto portare a gambe all’aria la società”.
Per evitare il ripetersi di criticità simili, un ulteriore obiettivo è l’istituzione di un albo che favorisca l’ingresso di grossisti esterni per stimolare i soggetti già presenti a fornire un servizio di qualità e in linea con le norme.
“Durante la pandemia migliaia di persone hanno lavorato ogni notte: il Caat è un gioiello della Città di Torino. Non vanno dimenticate le donazioni che il centro ha elargito alla rete di Torino solidale, alle mense dei poveri e ai presidi sanitari”, ha aggiunto Lazzarino che ha evidenziato tra i prossimi obiettivi il coinvolgimento delle scuole: “Stiamo pensando a un piano rivolto agli studenti con l’idea che il Caat possa diventare un luogo formativo per i ragazzi delle scuole primarie: comprendere le diversità degli alimenti, scoprirne la stagionalità e individuarne le proprietà nutritive affinché possano diventare cittadini consapevoli nelle scelte alimentari”.

(R.T.)