Biblioteche civiche, Torino propone un nuovo Regolamento

Una proposta per un nuovo Regolamento delle biblioteche civiche torinesi – BCT è stato presentato nella riunione del 30 luglio 2021 della Quinta Commissione, presieduta da Massimo Giovara.

Come ha spiegato l’assessora alla Cultura Francesca Leon, si tratta di un adeguamento necessario alla luce delle modifiche del Regolamento del Decentramento, per semplificare la normativa e renderla più aderente al funzionamento dell’attuale organizzazione del sistema bibliotecario, riconoscendo anche le peculiarità delle diverse sedi territoriali e promuovendo percorsi di cittadinanza attiva.

Il testo aggiorna le finalità e il ruolo delle biblioteche, servizi pubblici essenziali, intesi come spazi di pubblica lettura, luoghi a bassa soglia aperti a tutti e tutte: presidi culturali e di formazione attiva e permanente, che utilizzano anche le tecnologie digitali e sono in rete con le organizzazioni del territorio.

I Regolamento è suddiviso in cinque titoli: principi e finalità; patrimonio e bilancio; organizzazione funzionale; risorse umane e organizzazione del lavoro; servizi al pubblico. Ci sono inoltre un glossario e una Carta dei Servizi. Viene anche dedicato spazio alla formazione e all’aggiornamento del personale, per offrire un servizio di qualità alla cittadinanza.

Il “vecchio” regolamento, modificato nel 1978, risaliva al 1957.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Federico Mensio (M5S) ha sottolineato la necessità di offrire prestiti librari anche a chi non può spostarsi da casa, mentre Francesco Tresso (Lista civica per Torino), ringraziando per il lavoro svolto, ha chiesto di approfondire il tema delle collaborazione territoriali e dell’interazione con le scuole. Viviana Ferrero (M5S) ha invece proposto di favorire il recupero dei libri meno diffusi e di promuovere spazi per il bookcrossing.

L’atto, ancora in attesa dei pareri delle Circoscrizioni, non è stato liberato per l’aula e non dovrebbe possibile votarlo nell’attuale consiliatura – ha spiegato il presidente Giovara.

Massimiliano Quirico