A Torino si diventa attori in periferia

Il piccolo principe, tra le produzione dell'Accademia dello spettacolo

Non si prenda X Factor come riferimento, diventare attore non è un percorso di divertimento. Né facile. E’ una scuola dura, di sacrificio, che richiede notevole impegno fisico e grande concentrazione mentale. Sempre.
E’ quanto è stato spiegato questa mattina ai consiglieri della commissione Cultura, presieduta da Massimo Giovara, che hanno visitato l’Accademia dello Spettacolo di via Villar 25, ospitata all’interno dell’oratorio della parrocchia di San Leonardo Murialdo, in Borgo Vittoria.

I consiglieri visitano uno dei laboratori teatrali

Due gli ambiti formativi, gestita da docenti internazionali: la Scuola Formazione Attore che si propone come centro di eccellenza per la preparazione di livello internazionale degli artisti e la Scuola di Musical  destinata a bambini, ragazzi e adolescenti dai 4 ai 18 anni, oltre un centinaio quelli iscritti nell’anno 2018 – 2019.
Una prima selezione per la scuola di attore, rivolta ai ragazzi di età compresa fra i 18 e 24 anni, avviene già al momento della presentazione della domanda. Nell’anno 2018 – 2019 sono state previste 1987 ore di lezione destinate a 28 allievi. Si tratta di un’offerta formativa globale dove, oltre a recitazione, fonetica improvvisazione teatrale, si studiano anche solfeggio, canto, danza, doppiaggio, insieme a materie come filosofia dello spettacolo, storia del teatro, canto corale, musical theatre.

Il laboratorio di recitazione televisiva

Tre anni di formazione (altamente selettivi, è stato sottolineato) al termine dei quali è previsto l’avviamento professionale.
Un’attività formativa alla quale segue anche quella di produzione, con la realizzazione di spettacoli e dvd.
I consiglieri hanno visitato i laboratori di recitazione, di tecniche di recitazione video, le palestre (all’avanguardia in città per spazi, dotazioni e materiali utilizzati), la sala musica e la cucina, dove pranzano, tutti insieme, docenti e allievi.

Federico D’Agostino