Coronavirus e stranieri in città

Riunione di Commissione Assistenza e Pari Opportunità stamane sul tema degli stranieri che vivono in città in questo periodo difficile a seguito dell’emergenza sanitaria Coronavirus.

L’assessore Marco Giusta ha riassunto le azioni in favore delle 160mila persone che compongono le comunità straniere presenti in Città: una forte azione di comunicazione si è attivata grazie a una rete composta da enti comunali, regionali e statali, interfacciati con l’assessorato. Il materiale raccolto è stato veicolato sul web nel sito di Informagiovani con informazioni disponibili anche in lingua madre. 

Si è poi formata una collaborazione con le Associazioni delle comunità, in particolare è stato avviato il sostegno alimentare che ha portato 20-25 associazioni ad operare in autonomia, autorizzate a spostarsi con mezzi propri sul territorio cittadino. Un supporto è stato avviato con bandi e progettazioni per raccordare l’operato del Comune con il mondo degli immigrati.

Per i funerali dei cittadini stranieri l’assessore ha ricordato che data la situazione dei ponti aerei vietati e l’impossibilità di riportare in patria le salme dei deceduti, sono stati eseguiti i seppellimenti nei cimiteri cittadini rispettando i riti delle singole comunità. 

Ai lavori della Commissione ha partecipato Marcella Rodino dell’ufficio pastorale migranti Torino che ha evidenziato le criticità più forti: l’interruzione dei tirocini lavorativi, in prima battuta; “i tirocinanti non hanno più entrate, li stiamo aiutando”. 

I circa cento studenti universitari ospitati negli alloggi  della pastorale sono in difficoltà; non riescono a pagare la retta sostenuta fino a qualche mese fa da lavoretti in ambito sportivo e ora “sono alla fame; grazie alla rete stiamo riuscendo a farli sopravvivere, ma se l’emergenza non termina presto diventerà molto difficile”. 

Vi sono persone uscite dai percorsi di assistenza che avevano qualche lavoretto e ora sono allo stremo, come le famiglie composte da bambini. L’ufficio riceve centocinquanta telefonate al giorno di persone disperate, senza permesso di soggiorno, che hanno paura ad uscire di casa. La lezioni a distanza stanno mettendo a dura prova gli studenti stranieri che non dispongono di connessioni alla rete e di computer; “abbiamo fornito materiale scolastico e tablet alle loro famiglie, grazie al sostegno dei volontari”. E anche le famiglie nei campi ROM vivono una situazione difficile. Più in generale la ‘pastorale’ garantisce un servizio di ascolto, punto fondamentale per la tenuta psicologica dei soggetti più fragili. “Ma è evidente – ha concluso Rodino – che più la crisi perdura nel tempo e più le cose si complicano”.

Il difficile momento vissuto dalla comunità è evidente anche dalle parole di Caterina Del Bello del Coordinamento Aurora. Le misure statali adottate sono insufficienti, ha spiegato. Migliaia di persone sono in povertà e vi sono dei nuovi ‘invisibili’, usciti dalle protezioni del circuito dell’assistenza e abbandonati dalle istituzioni. La chiusura del centro di piazza d’Armi è emblematico, ha continuato: cento persone sono abbandonate a se stesse e oggi trenta di esse sono accampate davanti al Comune. La vicenda può diventare un problema di sanità pubblica; occorre fornire una dimora a queste persone, anche considerate le migliaia di appartamenti sfitti presenti sul territorio cittadino. 

Sulla vicenda di piazza d’Armi i consiglieri di minoranza Artesio, Tresso e Montalbano hanno preannunciato la richiesta di comunicazioni in Aula da parte della Giunta.

La Commissione ha ascoltato anche il frate francescano di Madonna di Campagna, Luca Minuto, che si occupa delle persone senza fissa dimora. Minuto ha evidenziato il perdurare delle condizioni igieniche precarie di soggetti in via Stradella, via Montanaro e sul lungo Dora: “Molti ragazzi vagano per le strade senza sapere cosa fare, vivono di spaccio, mentre altri non hanno documenti validi. Nessun provvedimento è stato preso e sono stati abbandonati da tutti. Chiedo alle associazioni un intervento, servono attività massive di ascolto perchè vivono situazioni spaventose e vi sono casi di convivenza con persone malate di Coronavirus”. 

Ai lavori della Commissione presieduta da Fabio Versaci sono intervenuti la vicesindaca Sonia Schellino e i consiglieri Grippo, Ferrero, Artesio, Imbesi, Patriarca, Tresso, Tisi, Carretto e Magliano.

(Roberto Tartara)