Il Biciplan

Il 18 ottobre 2013 è stato approvato il Biciplan della Città di Torino, con deliberazione del Consiglio Comunale 04294.

Attraverso questo atto si ribadisce l’importanza che assume la mobilità dolce nel quadro generale della mobilità urbana, dati gli alti livelli di inquinamento atmosferico e di congestionamento urbano,  che compromettono la qualità di vita nella nostra Città. Incentivare l’utilizzo della bicicletta non solo per il tempo libero ma soprattutto per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro significa togliere quote consistenti di spostamenti motorizzati privati che sono i principali produttori di CO2 e PM10.
L’obiettivo del Biciplan è di passare dall’attuale 3% al 15% degli spostamenti in bici entro i prossimi 10 anni (da 15.000 a 75.000 persone circa).Il percorso di progettazione è stato condiviso con  circoscrizioni e  associazioni attraverso numerose occasioni di consultazione e di confronto.

Le piste ciclabili oggi

Ad oggi la rete ciclabile di Torino offre 190 km di piste/percorsi ciclabili lungo la viabilità e nei parchi urbani.

Per agevolare gli spostamenti sicuri è possibile consultare  la mappa dei percorsi ciclabili o il calcola percorso online BUNET

Le piste ciclabili previste dal Biciplan

Attraverso l’analisi delle criticità e delle discontinuità della rete esistente sono stati ipotizzati una serie di  interventi per renderla ATTRAV. BICI websicura e continua sperimentando, in un primo momento,  interventi che consentono tempi e costi più contenuti: corsie ciclabili e moderazione del traffico e valutando un possibile consolidamento infrastrutturale in tempi successivi .
La rete così strutturata avrà 310 km di percorribilità tra piste, corsie ciclabili, zone 30 e aree pedonali. Vai al Sistema Ciclabile Complessivo (pdf)

Le direttrici e le circolari previste dal Biciplan

A partire dall’analisi della situazione esistente, si è individuata sul territorio quella che dovrà essere la rete ciclabile principale, costituita dalle direttrici, che dal centro cittadino si dipartono verso la periferia e i comuni limitrofi, e le circolari all’interno della città, sulle quali si impernia la più capillare rete di adduzione/distribuzione (rete secondaria).
Si sono definite 10 direttrici principali che mettono in relazione i percorsi urbani con quelli extraurbani, in modo che le reti siano continue e favoriscano la mobilità ciclabile per gli spostamenti sistematici (casa-lavoro, casa-scuola), quale modalità di spostamento alternativa all’uso degli altri mezzi di trasporto.
Inoltre, si sono individuate 4 circolari, una perimetrale all’area centrale (C1), una coincidente in buona parte con la prima cinta daziaria (C2), una più periferica con funzione di collettore e distribuzione per diverse provenienze (C3), e infine la C4, il cui tracciato rappresenta la corda di raccordo tra l’area nord e l’area sud metropolitana, buona parte del tracciato è rappresentato dal futuro asse di corso Marche dove, nel viale superficiale, è previsto un tracciato bi-direzionale ciclabile. Vai al Sistema Ciclabile Principale (pdf)

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