Urban Barriera

URBAN BARRIERA DI MILANO Urban Barriera è un programma di sviluppo
urbano finalizzato a innescare un processo di
miglioramento complessivo dell’area di Barriera di
Milano, quartiere storico della zona Nord della
città di Torino:

immagine 3

immagine 3

Immagine Due

Immagine Due

Immagine Uno

home agliè
All tips for News

Barriera che...

Comitato Urban Barriera > News > Intrecci
Continua la Storia

Pubblicato il 9 Agosto, 2012

Intrecci

di Tamara Badini

Anna è sulla porta del suo negozio perché dentro oggi proprio non si respira. Il clima è afoso e fa caldo, quasi come quel Ferragosto di sessant’anni fa quando lei è nata. Lì dentro, dove ora sono allineate stoffe di ogni tipo e di ogni colore. Quella stanza era la sua casa, con il letto e la cucina, e il gabinetto era in cortile. E mentre lei veniva al mondo, per la via suonava un organetto. Sua mamma glielo raccontava sempre.
Si chiamava Marina e aveva messo il suo nome al piccolo negozio di tessuti che aveva aperto all’inizio degli anni Cinquanta nel locale accanto, che adesso ad Anna serve da magazzino. Quando lei, bambina, ripeteva le lezioni nella sua camera, alle sue parole si sovrapponevano le voci delle clienti. Persone semplici, venute ad abitare in Barriera dalla campagna. La mamma, mantovana, spesso non capiva proprio tutto quello che dicevano in quel loro misto di italiano e piemontese, ma tra donne alla fine ci si intende sempre. Lo stesso succedeva anni dopo con le donne del sud che entravano in negozio a gruppi, fino a riempirlo tutto, allegre e chiassose, quasi come le africane che sono le sue clienti di oggi e per le quali le stoffe non sono mai abbastanza colorate. Diverse sono le donne arabe, più discrete, che cercano tinte unite e colori sobri, purchè siano “vere stoffe italiane” da mandare a casa per confezionare le jellabah, e le romene, che cercano teli di cotone da regalare ai battesimi. Teli rigorosamente bianchi, simbolo di purezza,  per cucire delle tuniche con cui rivestire il bambino dopo il rito.
In fondo non occorre andare lontano - pensa Anna - basta affacciarsi alla porta del negozio e il mondo ti passa davanti. Da una finestra della casa di fronte escono le note di un rap, chissà che melodia suonava l’organetto sessant’anni fa, peccato non averlo mai chiesto alla mamma.

 

Leggi qui tutti i racconti del concorso "Continua la Storia"

Stampa