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Comunicato stampa

FIRMATO IN COMUNE UN PATTO PER AIUTARE PERSONE E PICCOLE IMPRESE IN CRISI PER TROPPO INDEBITAMENTO

Gli operatori degli sportelli dei quattro Poli per l’inclusione sociale del Comune di Torino coopereranno nel promuovere l’ascolto dei cittadini e nell’intercettare i casi di vulnerabilità economica derivanti da forti esposizioni debitorie con l’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento costituito dall’Associazione “Modello Torino”, creata dagli Ordini professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Aiutando in questo mondo famiglie, consumatori e piccole imprese a superare seri momenti di difficoltà.

Il protocollo sottoscritto oggi nella Sala delle Colonne del Comune di Torino dalla sindaca Chiara Appendino, dal Presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino Simona Grabbi e da Luca Asvisio, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Torino, intende favorire anche l’informazione e la formazione dei funzionari del Comune affinché quanti si trovano in difficoltà a causa di un debito e, non rientrino nella casistica di applicazione della legge fallimentare, possano superare situazioni di debito apparentemente insostenibile, i cui casi, ahimè sono tendenzialmente in crescita. L’indebitamento, a causa della crisi economica e del conseguente progressivo impoverimento, negli ultimi anni ha messo a repentaglio numerose famiglie, in sofferenza per la difficoltà a estinguere un mutuo, a onorare spettanze verso il fisco o nei confronti di fornitori, o a pagare l’affitto di un appartamento.

Una legge dello Stato, la numero 3 del 2012 (e le modificazioni successivamente intervenute) fornisce strumenti e procedure adeguate per porre rimedio a tali difficoltà, direttamente sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, cancellando peraltro i debiti pregressi (discharge). Occorre tuttavia conoscerne bene i meccanismi. Allargarne la conoscenza e farne emergere i contorni è uno degli obiettivi del patto siglato oggi: “L’inclusione economico-sociale – sottolinea la sindaca Appendino – è al centro del nostro programma amministrativo e la tutela dei soggetti sovraindebitati si inserisce concretamente negli interventi a contrasto della vulnerabilità e della povertà”.

Le procedure per la risoluzione della crisi, che si avviano presso il Tribunale di
residenza, sono infatti volte a conseguire la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti, sulla base di un piano che si concretizza essenzialmente in una rateizzazione del pagamento, anche con un forte stralcio dell’esposizione debitoria complessiva. E un ruolo cardine, riconosciuto dalla legge, è rivestito dall’Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento: gestisce la procedura svolgendo un’attività di intermediazione fra il debitore insolvente, che assiste con compiti di consulente legale e finanziario - e il Tribunale ponendosi nella veste normativamente
riconosciuta di ausiliario del Giudice e assumendo un fondamentale ruolo di
garanzia nei confronti dei terzi in generale e dei creditori in particolare.

L’Associazione “Modello Torino”, creata dagli Ordini professionali degli
Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino, ha
costituito l’Organismo ottenendone l’iscrizione al n. 170 della sezione A
dell’apposito Registro tenuto dal Ministero della Giustizia.

“Entrambi gli Ordini hanno manifestato una fattiva disponibilità nel dare
attuazione alla volontà legislativa, creando l’Organismo congiuntamente,
selezionando i colleghi avvocati e commercialisti che dopo adeguata
formazione, possano farvi parte, dedicandovi spazi all’interno del Palazzo di
Giustizia e disponendo delle proprie risorse, creando uno sportello per la
cittadinanza, perché entrambi gli Ordini – sottolinea l’avvocato Simona
Grabbi - hanno come obiettivo quello di realizzare attraverso il fattivo
contributo dei propri iscritti una concreta vicinanza alle esigenze dei cittadini e
del mondo sociale in senso lato”.

“L’associazione “Modello Torino” – spiega Luca Asvisio - rappresenta una
tangibile modalità di collaborazione tra Istituzioni che capti le istanze
provenienti dal territorio e si occupi di renderle effettive ed efficaci sulla base
di competenza e professionalità con un occhio particolare alle necessità
sociali”.

“Con la recente riorganizzazione dei Servizi Sociali che abbiamo attuato i
quattro Poli per l’inclusione sociale sono rivolti, tra l’altro, proprio ad
affrontare le problematiche più generali di povertà sociale, economica ed
abitativa dei nostri concittadini. E l’accordo di oggi sono convinta porterà
risultati efficaci” – aggiunge la sindaca -. Facendo in questo contesto da supporto allo sportello già attivo dell’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento i Poli saranno i luoghi di orientamento per segnalare la necessità dell’eventuale attivazione delle procedure di risanamento delle posizioni debitorie previste dalla Legge n. 3/2012 e anche, successivamente, dal nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”.


Pubblicato il 23 Luglio 2019

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