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Comunicato stampa

FUMI TOSSICI DA CAMPI NOMADI, DIBATTITO IN AULA

Dibattito in Sala Rossa sui reiterati roghi nei campi Rom della città, in particolare nella periferia Nord. L’assessora Sonia Schellino, riassunti gli ultimi avvenimenti tramite il rapporto della Polizia Municipale, ha specificato che questa problematica verrà affrontata nell’ambito del nuovo progetto speciale. In primo luogo, si sta lavorando alla definizione del regolamento per i campi, coinvolgendo non solo il personale comunale (Servizi sociali, Polizia Municipale, Ambiente) ma anche il Comitato provinciale per la sicurezza e le Forze dell’Ordine. I fuochi nei campi, ha ricordato l’assessora, coinvolgono spesso rifiuti, spesso inquinanti, scaricati abusivamente da privati per non smaltirli a pagamento nelle discariche regolarmente autorizzate, per cui occorre sorveglianza per evitare queste cattive abitudini. Il progetto sarà portato avanti in collaborazione tra vari Assessorati, in collegamento con le forze dell’ordine e le politiche di integrazione. Schellino ha quindi detto di essere stata informata dal Vescovo che le suore operanti in via Germagnano si sono dovute spostare, pur continuando a lavorare nei campi nomadi. L’assessora ha quindi assicurato dell’impegno per la risoluzione dei problemi.
Il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca, autore della richiesta di comunicazione, ha ironizzato sul fatto che le suore operanti nel campo nomadi abbiano potuto scegliere di allontanarsi, e che i turni della Polizia Municipale siano stati ridotti per tutelare la salute degli agenti, mentre i residenti della zona respirano tutti i giorni i fumi, compresi quelli derivati dalla combustione di amianto. Ricca ha specificato che si tratta di reati e non di cattive abitudini, ricordando come nei campi vivano anche bambini che sono costretti a respirare i fumi degli incendi causati dai loro stessi genitori. In più, ha evidenziato il consigliere leghista, le segnalazioni sono quotidiane: la gente del quartiere, specie ora con la stagione calda, aprendo le finestre è esposta a fumi tossici che comportano gravi rischi per la salute pubblica. Ricca ha quindi reclamato soluzioni più incisive, accusando di inerzia l’Amministrazione comunale.
Roberto Rosso ha evidenziato come non vi siano migliaia di barbari ad assediare Torino. Si tratta di alcune centinaia di persone, rispetto alle quali, ha sottolineato il capogruppo di Direzione Italia, la sindaca si era impegnata a provvedere: dopo un anno, non ci sono stati interventi nulla è cambiato. Rosso ha quindi reclamato il censimento dei campi, l’individuazione di soluzioni adeguate, criticando il fatto che non si sia intrapresa alcuna azione, mentre almeno il centrosinistra qualcosa aveva fatto.
Il dibattito è stato chiuso dalla replica della sindaca Chiara Appendino, la quale ha ribadito che l’Amministrazione sta operando su due fronti, il primo dei quali è rappresentato dalle attività di contenimento e presidio di una situazione difficile, con la collaborazione del Comitato interforze e dell’AMIAT per la rimozione dei rifiuti. Inoltre, ha aggiunto la sindaca, si sta lavorando al superamento dei campi nomadi: a questo proposito, Appendino ha deplorato il fatto che a chiedere soluzioni immediate siano talvolta gli stessi che, come nel caso per il progetto di sgombero dell’ex-MOI, attaccano l’Amministrazione per aver stanziato risorse e impegno in questo senso. Si sta lavorando per soluzioni che tengano conto del fatto che le persone hanno dei diritti, ha concluso la sindaca, annunciando che il nuovo Regolamento per i campi nomadi verrà presentato in Circoscrizione a fine giugno, mentre è tuttora in elaborazione il progetto per il superamento dei campi esistenti.

C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 12 Giugno 2017

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