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Comunicato stampa
SALA ROSSA: LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE SACCO ALL’INTERPELLANZA GENERALE SU PROGETTO EX WESTINGHOUSE
L’assessore Alberto Sacco, con delega agli Affari legali della Città, ha risposto questo pomeriggio, in Consiglio Comunale, ad una interpellanza generale formulata dai capigruppo Stefano Lo Russo (PD), Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), Osvaldo Napoli (Forza Italia) sul progetto ex Westinghouse.
In particolare, i consiglieri chiedevano se venisse ritenuto corretto quanto dichiarato alla stampa dal vice sindaco, che avrebbe auspicato la Città soccombente nel giudizio presso il Tar, se non si ritenga che le sue dichiarazioni possano nuocere alla posizione processuale della città e se non possano sussistere elementi di richiesta risarcimento degli aventi titolo in caso di sconfitta processuale della città.
Inoltre, nel documento, gli interpellanti chiedevano di conoscere quali siano le indicazioni fornite all’Avvocatura per la difesa dell’Ente nel ricorso e quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito alla sottoscrizione della modifica dell’accordo di programma necessaria per la realizzazione del centro congressi.
Sacco ha risposto evidenziando come il vice sindaco, essendo espressione di una forza politica che si è presentata con un programma noto, possa e debba esprimere le proprie opinioni, pur nel rispetto del ruolo sia degli uffici sia della magistratura.
Ha quindi affermato che esiste la possibilità giuridica di un’azione risarcitoria in caso di atto dichiarato illegittimo ma che non sono previste penali in caso di soccombenza definitiva.
All’Avvocatura, ha continuato Sacco, è stata data indicazione di rappresentare al meglio l’interesse dell’Ente e di evitare danni alla Città e ai cittadini.
L’accordo di programma, ha concluso, è stato sottoscritto il 15 dicembre scorso.
Nel dibattito seguente alla relazione dell’assessore Sacco, Stefano Lo Russo (PD) ha valutato inopportune le dichiarazioni rese a mezzo stampa dal vicesindaco Montanari, evidenziando come lo stesso Montanari non sia il vicesindaco del Movimento 5 stelle ma della Città di Torino ed affermando che il ruolo istituzionale non debba essere interpretato sotto il profilo politico e partitico. Ha quindi aggiunto come sia grave che il vice sindaco si auguri che la Città perda un ricorso al Tar. Il paradosso, ha concluso, è che il Bilancio di previsione pareggi grazie alle somme derivanti da questa operazione urbanistica.
Secondo Roberto Rosso (lista civica Rosso), è giusto che quanto dichiarato in campagna elettorale venga mantenuto nel momento in cui si va al governo della Città. La preoccupazione è l’incoerenza totale tra chi parla prima e chi realizza dopo, tra chi pone giustamente le questioni sui giornali e poi chi conguaglia il debito del Comune con le cifre derivanti dalla stessa operazione contestata Westinghouse.
Damiano Carretto (Movimento 5 Stelle), da parte sua, ha auspicato che dopo la sentenza del Tar, si possa rivedere un progetto da sempre ritenuto sbagliato, non utile, dannoso sotto il profilo ambientale. In ogni caso, ha assicurato l’impegno a viglare perché tutte le prescrizioni contenute nell’accordo di programma vengano rispettate a partire dal 50% di area verde che deve essere mantenuta.
Per Fabrizio Ricca (Lega Nord), il problema non è essere a favore o contro l’operazione, ma chiudere il bilancio con i soldi di un progetto contestato. Ha affermato che un progetto non gradito non andrebbe realizzato e le risorse per il Bilancio andrebbero reperite altrove.
Secondo Osvaldo Napoli (Forza Italia), invece, l’operazione Westinghouse rappresenta una delle contraddizioni della maggioranza rispetto a quanto affermato in campagna elettorale mentre Antonino Iaria (Movimento 5 Stelle) ha espresso solidarietà e apprezzamento al lavoro del vice sindaco perché, ha dichiarato, per la prima volta si sta lavorando in modo diverso rispetto al passato affrontando in modo organico tutte le riduzioni di superfici commerciali, nuovi approcci sull’edilizia residenziale.
F.D'A. - Ufficio Stampa Consiglio Comunale
