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Comunicato stampa

TORINO LIONE: LA CITTÀ ABBANDONA L’OSSERVATORIO

Contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, ritenuta inutile ed antieconomica, l’intero gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, ha portato al voto del Consiglio comunale una mozione, primo firmatario, Roberto Malanca, che è stata approvata con 26 voti favorevoli e sei voti contrari.
Durante il dibattito e la votazione si è svolta davanti al Municipio una manifestazione di attivisti No Tav.
La mozione approvata impegna la Sindaca e la Giunta Comunale a:
1) esplicitare in tutte le sedi istituzionali e politiche la contrarietà della Città di Torino alla proposta di Nuova Linea Torino-Lione e in particolare alla realizzazione del Tunnel di Base e delle relative opere preliminari;
2) comunicare la sopraccitata posizione di contrari età a tutte le istituzioni coinvolte
3) formalizzare al più presto l'uscita della Città di Torino dall'Osservatorio Tecnico
4) promuovere la collaborazione sui temi della Linea Torino-Lione con gli enti locali italiani e francesi contrari alla Nuova Linea;
5) promuovere l'informazione alla cittadinanza anche con aggiornamenti sull'evolversi della situazione e sulle iniziative che l'Amministrazione intende adottare in merito.
6) rifiutare il principio delle misure di accompagnamento e compensazione per la
realizzazione di interventi comunque necessari a prescindere dalla realizzazione
dell'opera;
7) promuovere, insieme alle altre amministrazioni comunali, la discussione sul tema della Nuova Linea Torino-Lione nel Consiglio della Città Metropolitana di Torino;
8) sollecitare, insieme alle altre amministrazioni locali del territorio, il Governo e l'Unione Europea ad una revisione dei programmi di investimento per reindirizzare le risorse previste verso la manutenzione e la valorizzazione delle infrastrutture ferroviarie esistenti, il potenziamento del trasporto pubblico locale, la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione dell'inquinamento atmosferico;
9) sollecitare, insieme alle altre amministrazioni locali del territorio, il Governo e il
Parlamento ad una modifica delle attuali procedure decisionali relative alle infrastrutture,
nella direzione di un più ampio e sostanziale coinvolgimento degli enti locali e dei
cittadini, sin dalla fase di valutazione dell'utilità delle opere;
10) riaffermare l'alto valore democratico della partecipazione e del coinvolgimento dei
cittadini come impegno determinato, continuativo, responsabile e non violento.

Il voto è stato preceduto da un dibattito:

Per Maura Paoli (M5*) una giornata storica: dopo la vittoria nel referendum il no alla Torino Lione. Paoli esprime rammarico per il mancato confronto tra le ragioni del sì è del no.

Roberto Rosso (Lista civica Roberto Rosso) cita le grandi infrastrutture realizzate in Piemonte a fine ’800 e definisce la mozione un incredibile “contentino per i vostri”.

Viviana Ferrero (M5*) ha rivendicato di essere la prima consigliera donna della Val di Susa in Sala Rossa. Non treni merci veloci, per Ferrero, ma treni puntuali, scuole e cultura.

Fabrizio Ricca (Lega nord) si riserva di accertare se la perdita delle compensazioni configura un danno erariale e invita a sospendere l’iter e indire un referendum tra i torinesi.

Secondo Valentina Sganga (M5*) dopo 20 anni di retorica, propaganda e menzogne uscire dall’Osservatorio è uscire da una palude istituzionale e ricostruire il rapporto con i territori.

Osvaldo Napoli (Forza Italia) interpella Appendino che vuole i soldi del Patto per il Piemonte che la mozione, dice, rifiuta. La mozione, chiude, “è uno specchio per allodole”.

Serena Imbesi (M5*) cita Diego Novelli ed una sua inchiesta sulla corruzione legata alle grandi opere e chiude con Paolo Sylos Labini: “non c'è separazione tra etica e politica”.

Eleonora Artesio (Torino in Comune) ripercorre le ragioni del suo no nelle istituzioni e forze politiche in cui lo ha espresso. Condivide la mozione “un atto di responsabilità” e annuncia il suo voto favorevole.

Per Stefano Lorusso (Pd) la scelta è un danno certo. L’ Osservatorio, spiega, serve anche a limitare l’impatto dell’opera e sinergizzare gli interventi. La scelta cambia il suo giudizio sulla capacità della Sindaca di separare politica e funzione istituzionale.

Domenico Carretta (Pd) ritiene gravissimo che si discuta di Tav in Sala Rossa, e annuncia che nel Consiglio della Città Metropolitana con una mozione chiederà alla Sindaca metropolitana, Appendino, di non abbandonare l’Osservatorio.

Carlotta Tevere (M5*) afferma che tutti coloro che hanno manifestato contro la Tav sono stati puniti e si dichiara solidale verso 38 militanti condannati il 17 novembre scorso. Dopo una forte reazione da parte di alcuni membri dell’opposizione (Napoli, Morano, Lo Russo, Ricca, Rosso) Tevere riprende la parola per specificare che si tratta di “solidarietà umana”.

Daniela Albano (M5*) invita Lo Russo a vedere cosa è successo al Mugello in fatto di evidenze scientifiche sulla non distruttività dell’opera. Albano richiama anche il grande evento di partecipazione democratica del referendum in cui il suo movimento si riconosce.

Alberto Morano (Lista civica Morano) stigmatizza Tevere e Alberto Unia che ha rivendicato al suo gruppo l’affermazione della Consigliera. In ragione della effettiva rappresentanza del Mov. 5 stelle Morano definisce arrogante la pretesa che sia la Città a rifiutare l’opera.

Per Aldo Curatella (M5*) si spendono risorse per un opera che non serve mentre serve sicurezza per i trasporti locali. Inoltre, afferma, si evita a causa del Pd il confronto tecnico.

Claudio Lubatti (Pd) chiede all’Amministrazione di avviare una riflessione che vada oltre l’alta velocità e si concentri sui grandi progetti trasportistici che interessano la Città come, per esempio, i 10.000 chilometri della “ferrovia della seta”.

Chiara Giacosa (M5*) interviene in chiave ambientale e faunistica ricordando che .!a terra è un ambiente unico e l’ecosistema contribuisce al benessere di tutti (non specchio per le allodole, ma atto per salvare le allodole, puntualizza in polemica con Napoli).

Barbara Azzara (M5*) ogni euro speso per il Tav, dice, è un’ euro sottratto a tutti. Rinunciando a 20 metri di Tav, afferma, avremmo soldi per dare per un anno libri gratis agli studenti del Piemonte.

Massimo Giovara (M5*) polemizza sulla “doppia morale”: chi si scandalizza oggi, ha detto, ha dato la solidarietà ad un leader criminale, che ha definito la Magistratura “eversiva”.

Andrea Russi (M5*), come operatore sanitario, segnala ricadute sulla salute pubblica a causa dell’opera: polveri sottili pm10, inquinamento da piombo contenuto nel cemento, poi amianto, radon e inquinamento acustico. Chiude citando uno studio con le stime sull’aumento della mortalità in Valle, a causa dell’impatto dei lavori.

Antonio Fornari (M5*) ritiene siano sottovalutate la valenza dell’uscita del Comune dall’Osservatorio (eppure, afferma, alla Torino-Lione…mancherà Torino) e, ricordando le elezioni del 19 giugno e il referendum, la voglia dei cittadini di pronunciarsi e partecipare.

Secondo Roberto Malanca (M5*) per chi è informato e in buona fede è difficile approvare quest’ opera perché essa risponde solo a interessi privati anche se, sottolinea che nessun privato ha investito sull'opera finanziata col solo denaro pubblico.

Guido Montanari, assessore all’urbanistica e docente ha affermato che a Torino non c è mai stata una possibilità reale di dibattito scientifico, elencando i tentativi di mettere a confronto le idee che, ha detto, son sempre terminati con la stigmatizzazione dei tecnici e degli studiosi critici, ridotti al semplice status di NoTav. Secondo Montanari occorre spostare i soldi del Tav sul trasporto su rotaia, concentrandosi sulle forme di mobilità a breve e medio raggio.

La sindaca, Chiara Appendino, ha concluso gli interventi dicendosi dispiaciuta per non avere potuto dar vita ad un dibattito nel quadro di un Consiglio aperto. Definendo l’approvazione di questa mozione un segnale forte che non può essere ignorato, la sindaca si è detta molto orgogliosa di votare questo importante atto politico.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)


Pubblicato il 5 Dicembre 2016

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