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Comunicato stampa

VIA GERMAGNANO: RICHIESTE RISORSE PER 5 MILIONI PER PROCEDERE ALLO SGOMBERO DEL CAMPO ROM

La sindaca Chiara Appendino, questo pomeriggio, durante la riunione del Consiglio Comunale, ha risposto ad una richiesta di comunicazioni relativa al sequestro del campo rom di via Germagnano.
Appendino ha ricordato come l’area consti di due insediamenti, uno autorizzato, nel quale sono ospitate 150 unità, e uno non autorizzato con 600 unità. Il 12 ottobre la Procura ha consegnato alla Polizia Municipale e alle altre forze dell’ordine un provvedimento che prevede lo sgombero progressivo di tutta l’area di proprietà della Città di Torino. Lo sgombero, sottolinea l’atto della Procura, dovrà avvenire considerando le esigenze di ordine e di salute pubblica e quelle di natura umanitaria. Successivamente si procederà all’abbattimento dei manufatti abusivi.
Nell’area, ha sottolineato Appendino, è già stata iniziata un’attività finalizzata all’identificazione dei soggetti presenti e si sono individuate zone già disponibili per l’applicazione del sequestro preventivo. Sono state recintate alcune aree ed effettuate analisi sui rifiuti per valutarne tempi e modalità di smaltimento.
La riduzione dei rifiuti, ha evidenziato la sindaca, consentirà di ridurre i fuochi.
Per il superamento del campo sono state già richieste risorse per 5 milioni di euro. Una porzione dell’area è stata sottoposta a videosorveglianza e saranno installate nuove telecamere ad alta definizione.
Il nucleo nomadi svolge quotidianamente attività di osservazione e controllo insieme alle altre forze dell’ordine.
Aumentato il presidio, si sta mettendo in sicurezza il campo, si sta lavorando sulla richiesta di risorse economiche.
Il campo di via Germagnano, insieme alle palazzine del Moi, ha concluso la sindaca Appendino, sono le due priorità di questa Amministrazione, per quanto riguarda le emergenze.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Dopo il Moi, siete stati commissariati anche su via Germagnano, con interventi dall’alto dovuti alla vostra incapacità di gestione. Sono comunque contento che – grazie al sequestro e non certo per volontà di questa Amministrazione – si inizi a intervenire, anche se non ho capito da chi arriveranno i fondi e come verranno spesi. Vigileremo affinché vengano spesi davvero su questo campo nomadi. Vorremmo però capire le tempistiche: 4 anni sono troppi, credo bastino 7-8 mesi.
Stefano Lo Russo (PD): Vorremo sapere i tempi di attuazione degli interventi annunciati dalla Sindaca e capire: come sono stati quantificati i 5 milioni di euro, in assenza di progetto? A chi sono stati richiesti? Qualora non arrivassero da fuori, in quale bilancio l’Amministrazione li recupererà: già nel 2017? Nel 2018? Nel 2019? Vorremmo avere delle risposte.
Infine, per quanto riguarda il bando periferie a cui ha partecipato la Città, ci saremmo aspettati che i 18 milioni, invece che in interventi a pioggia, venissero investiti nelle palazzine ex Moi e nei campi rom di via Germagnano e corso Tazzoli.
Alberto Unia (M5S): Le operazioni sono iniziate prima dell’intervento del Prefetto, con l’installazione di telecamere e la rimozione dei rifiuti, e la situazione è migliorata ultimamente. Bisognerebbe però chiedersi come mai esista questa baraccopoli e come mai le persone che, come me, abitano lì respirino quell’aria inquinata da 20 anni.

Roberto Rosso (Lista civica Rosso): In altre città italiane (Padova, Verona, Taranto) guidate da sindaci e amministrazioni provvedute hanno impiegato, per questo tipo di interventi, dai 6 ai 9 mesi. Questo può essere un esempio anche per altre aree come la zona sud della città, corso Tazzoli o strada dell’Aeroporto. Mi auguro che l’attenzione posta su via Germagnano possa arrivare a soluzione.
Le risorse non si possono attingere dal “Patto di Torino” perché non c’è copertura dei fondi da parte del Governo e allora si deve capire da dove arrivano le risorse di modo che si possa valutare l’efficacia dell’intervento e i tempi di realizzazione.
Infine vorrei segnalare la situazione grave in cui versa l’area di Lungo Stura Lazio, recintata e piena di rifiuti, chiedendo se questo intervento lo si possa far rientrare nelle risorse destinate al campo di via Germagnano.
Nella replica, la sindaca Appendino, ha sottolineato come si stia affrontando il problema con grande senso di responsabilità, a fronte di un’emergenza. “Non chiedete di risolvere a noi in un mese un’emergenza che non è stata gestita in precedenza, ha affermato Appendino. Non accetto che venga imputata a noi questa situazione ma cercheremo di risolverla. Lavoreremo ad un progetto che presenteremo in Commissione”.

Ufficio stampa Consiglio Comunale


Pubblicato il 5 Dicembre 2016

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