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Comunicato stampa

NAUFRAGIO DEI BATTELLI “VALENTINO” E “VALENTINA”, DIBATTITO IN SALA ROSSA

La seduta odierna del Consiglio comunale si è aperta con una comunicazione dell’assessora Maria Lapietra sul tema dei due battelli “Valentino II” e Valentina II” trascinati dalla piena del Po contro il ponte Vittorio Emanuele I. Alla relazione dell’assessora sono seguiti alcuni interventi. Di seguito, la sintesi del dibattito.

Assessora Maria Lapietra
Dopo che i battelli Valentino e Valentina sono stati trascinati contro il ponte Vittorio Emanuele I, si è attivato l’intervento per spostarli, in vista dell’ulteriore ondata di piena. L’intervento è stato coordinato dai Vigili del Fuoco con la partecipazione di personale GTT e di una ditta privata. Il battello Valentino è stato recuperato e messo in sicurezza con catene, l’altro natante si è rovesciato e, trascinato sotto il ponte, si è poi inabissato alla Diga del Meisino. I Vigili del Fuoco hanno collocato una boa di sicurezza in corrispondenza del relitto ed ora si valuterà quali interventi saranno da effettuare per recuperare lo scafo. GTT ha formato una commissione d’inchiesta, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino e Motorizzazione di Milano (competente per i certificati di navigazione).
Al momento, non è verificabile lo stato delle strutture di attracco e degli ormeggi, che erano stati rafforzati il giorno 24.11. Gli imbarchi, così come i battelli (coperti da assicurazione), sono proprietà della Città di Torino e gestiti da GTT. Dopo l’acquisizione dei due nuovi battelli, nel 21011, GTT aveva consultato il Politecnico e quindi sostituite le bitte di ormeggio con nuove bitte da Marina, sulle quali erano state effettuate prove di carico nel 2014. Ogni battello era fissato con quattro cime marine, oltre che da un’ancora posizionata a monte del peso di 12 tonnellate (anch’essa trascinata dalla corrente per circa venti metri).
Le cause di quanto accaduto saranno individuate dall’apposita Commissione d’inchiesta. Resta il fatto che il livello dell’acqua è cresciuto con grande rapidità e con forza eccezionale, tanto che lo stesso palo di ormeggio è stato trascinato via. Il distacco dei battelli è stato forse causato da un ammasso di tronchi e rami schiantatosi contro di essi. In ogni caso siamo in attesa di poter effettuare il sopralluogo al punto d’imbarco e ormeggio dei Murazzi.
I battelli non erano mai stati rimossi dall’imbarco durante gli episodi alluvionali del passato, né GTT dispone dei relativi mezzi.

Roberto Rosso (Lista civica Rosso)
Non è un mistero delfico il fatto che le alluvioni ci siano e nella nostra città ci siano sempre state. Ma al di là delle polemiche di questi giorni mi auguro si faccia davvero il possibile per individuare i responsabili all’interno di Gtt di quello che è accaduto. E trovo sconcertante che si debba varare una Commissione pubblica d’indagine per raggiungere l’obiettivo.

Silvio Magliano (Moderati)
Entro Natale bisogna comprendere chi è il responsabile. Perché, a dirla tutta, oggi sembra una scusa cercare il responsabile al di fuori di GTT. L’azienda si difende, ma mi auguro che attraverso la Commissione d’indagine si trovi rapidamente un responsabile. E’ inaccettabile il danno d’immagine che ne ha ricavato la città. Restano oggi degli interrogativi irrisolti. Per quale motivo non è stato prontamente contattato del personale specializzato? Si potevano forse ancorare entrambi i natanti? In definitiva, è stato fatto tutto quanto si sarebbe dovuto fare?

Osvaldo Napoli (Forza Italia)
Concordo sull’avvio di una Commissione d’indagine, ma quello che mi preme è che si abbiano dei tempi precisi nella conclusione dei lavori della Commissione stessa. Occorre dare una risposta tempestiva nell’individuazione di un responsabile, non c’è dubbio che la nostra città abbia fatto una brutta figura.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino)
Eventi di carattere eccezionale fino ad un certo punto. Già nel 2000 l'evento che ha interessato il Po a Torino, ha avuto dinamiche simili. Anzi, l'escursione del fiume, in quell'occasione, è stata addirittura superiore. Che nel 2011 siano state varate imbarcazioni senza fare tesoro di quell'esperienza mi sembra una circostanza che merita una seria riflessione e lascia qualche dubbio anche rispetto alle dichiarazioni dell'assessora che dichiara essere state rispettate tutte le procedure. E non si può affermare che la corrente ha trasportato materiale ligneo come fosse un'eccezione quando, durante una piena, è assolutamente naturale che questo accada. Forse, più semplicemente, è stato sottostimato il problema. Certo, le due imbarcazioni dovevano essere messe in sicurezza in modo più efficace. Un danno grave non solo dal punto di vista economico ma anche da quello della protezione civile: i due battelli alla deriva potevano provocare danni ben maggiori di quelli subiti.

Fabrizio Ricca (Lega Nord)
Certo nessuna colpa a sindaca e assessora e nemmeno all'autista del battello per non aver ormeggiato bene le imbarcazioni. Ma di qualcuno la colpa deve pur essere. E noi, circostanze naturali sfavorevoli a parte, vorremmo capire quali inadempienze abbiano portato a tutto questo. E perché non si sia potuto mettere in sicurezza l'imbarcazione che si è poi rovesciata. Vorremmo una quantificazione del danno e nel più breve tempo possibile. Vogliamo capire, insomma, quanto è costato alla città questo incidente e le sue ripercussioni.

Stefano Lo Russo (PD)
Il tema del disormeggio e della deriva delle due imbarcazioni mi sembra il problema minore. Molto più grave che nessuno abbia pensato di chiudere immediatamente al traffico il ponte su cui i battelli si sono andati a schiantare. Un evento certo inaspettato ma accaduto in pieno giorno, su quel ponte c'erano persone e veicoli: siamo stati molto fortunati che non si sia fatto male nessuno. Forse c'è stata sottovalutazione del problema ma noi vorremmo sapere quali sono state le misure messe in campo a valle dell'evento. Non vogliamo fare speculazione alcuna, ma qualcosa non ha funzionato. E noi vogliamo sapere cosa. Perché la responsabilità eventuale andrebbe imputata al sistema di protezione civile di cui è responsabile la sindaca e lei assessora Lapietra che detiene le deleghe alla viabilità.

Assessora Maria Lapietra (replica)
Occorrerà almeno un mese per avere delle risposte dalla Commissione di inchiesta. Dal video citato risulta come dal distacco delle imbarcazioni al loro impatto contro il ponte siano trascorsi pochissimi minuti e non è stato possibile fermare il traffico prima della collisione. Nella notte sono state effettuate le chiusure dei ponti più a rischio, quanto avvenuto al mattino, sotto gli occhi di tutti, era un evento imprevisto.

C.R. - M.L. -R.T. (Ufficio stampa del Consiglio comunale)


Pubblicato il 28 Novembre 2016

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