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Comunicato stampa

L’INTERPELLANZA GENERALE SULLE MAIL TRA APPENDINO E ASPRONI

Chiara Appendino ha risposto all'interpellanza generale concernente la sua presunta menzogna sulle richieste di appuntamento della presidente della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni.
Appendino: "riprendo quanto ho già dichiarato in precedenza correggendolo: non il 5 ma il 4 ottobre scorso ho chiesto di incontrare Asproni. Ci sono e - mail che smentiscono questo fatto? No, non ci sono. Asproni ha proposto come prima data utile per un appuntamento il 24 ottobre? Si è così.
Non ho problemi a scusarmi quando sbaglio, dunque se dovessi mentire in futuro, anche se non credo che succederà, mi scuserò.

Il dibattito:

Fabrizio Ricca – Lega Nord: Se Magritte in una sua famosa opera diceva “Questa non è una pipa” questa è una grande bugia così come Zoom, l’acqua pubblica, corso Grosseto, la linea 2 che cerca di giustificare di fronte ai cittadini. Ci sono le mail che confermano quanto accaduto, allora perché non conferma e si scusa, come lei stessa ha detto in caso di errori?
Tutti possono sbagliare basta scusarsi e dire che non è stata informata correttamente da chi le passa le informazioni, la coerenza è fondamentale e viste tutte le bugie dette fino ad ora, se sbagliare è umano perseverare è diabolico.

Roberto Rosso – Lista civica Roberto Rosso: Io sono d’accordo con la sindaca Appendino per lo smantellamento del Sistema Torino anche passando attraverso le dimissioni dell’Asproni oppure rimuovendo la direttrice di Fondazione Torino Musei o ancora chiudendo la Fondazione. Non capisco, quanto già espresso dai consiglieri Ricca e Morano, tutta la questione delle mail dello scorso giugno e luglio inviate dalla direttrice Asproni, alla sindaca Appendino, per chiedere un incontro. Non credo che queste siano cose da camuffare l’importante è proseguire nello smantellamento del Sistema Torino.

Osvaldo Napoli - Forza Italia: Le hanno dato della bugiarda, Sindaca. O querela il dottor Morano, che io credo abbia ragione, oppure deve rispondere alle sollecitazioni dei consiglieri comunali. Altrimenti, Sindaca, lei manca di rispetto al Consiglio Comunale. Siamo abituati alle bugie politiche dei 5 Stelle (su Smat, corso Romania, ex zoo, ecc.), ma non si può tacere di fronte a queste affermazioni.

Stefano Lo Russo - PD: Sulla sua personale antipatia per la dottoressa Asproni si è parlato fin troppo. E di certo il Suo, Sindaca, non è stato un comportamento istituzionale: Lei è la Sindaca di Torino, non più solo Chiara Appendino. Può non condividere l’operato della Asproni, ma le sue valutazioni non si sono basate su dati oggettivi e non può comportarsi con questa disinvoltura. Sulla vicenda: se le mail del consigliere Morano sono false, lei ha il dovere di querelarlo, altrimenti perde di credibilità, lei personalmente e come Sindaca della Città di Torino. Se Morano ha mentito lo deve querelare: è Suo dovere, a tutela del ruolo istituzionale che ricopre. Altrimenti, come potremo crederle in futuro? Le mail sono atti documentali, sono atti ufficiali inviati alla Sindaca di Torino. Non può ignorare la questione: per molto meno, in altri Paesi, ministri e presidenti si sono dimessi. A noi basterebbero delle scuse, soprattutto da parte di chi fa della trasparenza e dell’onestà la sua bandiera.

Alberto Morano - Lista civica Morano: La sindaca ci ha mentito anche oggi, poteva scusarsi. Anche perché forse questa vicenda poteva avere qualche implicazione, se la dottoressa Asproni avesse sporto querela ci sarebbero state conseguenze per la Città. Non ci aspettavano le dimissioni, ma delle scuse sì. Scuse a questo Consiglio e alla città che quest’assemblea rappresenta. Ad esempio, invece di dichiarare alla stampa cifre di volta in volta diverse sui conti del Comune, la sindaca dovrebbe portare i relativi documenti in Consiglio. Tornando alla vicenda Asproni, se non vi era rapporto di fiducia bastava, secondo regolamento, dettare un indirizzo politico, e rimuovere la presidente laddove detto indirizzo non venisse rispettato, invece sembra che si sia voluto sospingere Asproni alle dimissioni, per sostituirla con un commercialista, in una situazione che vede la Fondazione vantare crediti milionari nei confronti del Comune. Siamo forse in presenza di un “Sistema Torino 2.0”, all’insegna del no al salone del Libro, alle mostre su Manet e sul Futurismo, al Festival del Jazz e della dilazione dei pagamenti. E allora, se il prossimo anno la Fondazione Torino Musei crollerà per mancanza di fondi, si cercherà di darne la colpa all’ex sindaco Fassino?

Francesco Tresso - Lista Civica per Torino: Colpisce il fatto che la Sindaca avesse accettato che una prima interlocuzione con la presidente della Fondazione Torino Musei non avesse luogo prima di ottobre. Bisogna capire se non ci sia stato un tergiversare su questo aspetto importante per le politiche culturali della città: non era difficile pensare che vi fosse una programmazione di eventi che andava affrontata subito. E’ mancata una visione programmatica. Incomprensibile poi la scelta di nominare nel cda della Fondazione un peraltro valido commercialista, mentre il cda dovrebbe avere un ruolo di definizione di strategie e non di revisione dei conti.

Antonio Fornari - M5S: Quest’interpellanza è qualcosa di surreale. Da una parte abbiamo delle mail, uno scambio parziale di corrispondenza tra la Sindaca e la ex presidente Asproni, mentre dall’altra abbiamo una presidente della Fondazione Musei che ha tenuto nascosto alla Città che la mostra su Manet era persa, per poi accusare la Sindaca per l’accaduto e rifugiarsi alla Leopolda con Renzi. È pertanto necessario riportare la discussione su dei binari corretti e capire il motivo per cui chi doveva tenere la mostra di Manet a Torino non l’ha fatto.

Dopo gli interventi dei Consiglieri la Sindaca Appendino ha replicato:
Mi sono limitata a rispondere all’interpellanza. Il presunto dovere di portare qualcuno in tribunale credo che non esista e credo che le questioni politiche vadano trattate in sede politica, senza intasare tribunali già troppo affaccendati.

Ufficio stampa del Consiglio comunale


Pubblicato il 14 Novembre 2016

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