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Comunicato stampa

SALA ROSSA: IN VIA MALTA UNA RESIDENZA UNIVERSITARIA

Approvata questo pomeriggio, dal Consiglio Comunale, la delibera che prevede la costituzione di un diritto di superficie per novantanove anni, tra via Malta e via Lussimpiccolo, nella Circoscrizione 3, per la realizzazione di una residenza universitaria.
Si tratta di un’area di proprietà della Città oggetto di interesse, in passato, da parte dell’Asl To2 per la realizzazione di poliambulatori, progetto non andato in porto per difficoltà finanziarie di quell’ente e, successivamente, oggetto di bando per la realizzazione di una residenza collettiva per cittadini over 50 autosufficienti, bando che però andò deserto.
Alla luce di questi esiti, l’Amministrazione ha quindi ipotizzato di destinare l’area di 4.768 mq. ad una residenza universitaria, alla luce del crescente numero di iscritti negli atenei torinesi, partendo da una base d’asta di 1.344.500 euro.
Il provvedimento è stato illustrato dal vicesindaco Guido Montanari che ha ribadito quanto già sostenuto in sede di dibattito in Commissione.
“La struttura, ha affermato, dovrà essere coerente col contesto urbano circostante. La prevista area di 800 metri quadri di verde aperta al pubblico dovrà essere di qualità e i lavori relativi all’ambito pubblico dovranno terminare contestualmente a quelli relativi alla parte privata”.
La struttura dovrebbe contenere dai 300 ai 350 posti, con un costo di affitto mensile per studente compreso fra i 350 e i 500 euro e si colloca in un più ampio piano di residenze universitarie in corso di defininizione rivolto anche a studenti di fasce economiche deboli.
Nel bando è richiesto anche che venga realizzata una sala polivalente da 99 posti ad uso gratuito, per almeno 15 giorni, da parte della Circoscrizione.
Nel corso del dibattito, Stefano Lo Russo (Partito Democratico) ha evidenziato come la delibera definisca un’area con una prospettiva condivisibile. L’invito all’Amministrazione, ha sostenuto, è quello di utilizzare la modalità di partnership pubblico – privato anche in altri ambiti, quali Zoom, la Cavallerizza o il patrimonio militare dismesso. Il Pd, ha concluso, sarà a fianco della Città nel responsabilizzare l’Edisu affinché siano incrementati fondi per studenti meritevoli privi di mezzi.
Eleonora Artesio (Torino in Comune), ha osservato come il provvedimento, adottato in modo contingente per ragioni economiche, condizioni la Città per 99 anni. Ha criticato il consumo di suolo e l’assenza di valutazioni sull’opportunità di ospitare la residenza universitaria in quel contesto, senza la definizione di soluzioni architettoniche, priva di compatibilità, non utile a garantire il diritto allo studio.
Dissenso rispetto alla delibera è stata espresso anche da Fabrizio Ricca (Lega Nord), che ha sottolineato che come la prima residenza che la nuova Amministrazione intende realizzare sia rivolta a studenti ricchi. Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), evidenziando un consistente consumo del suolo, ha osservato come sarebbe stato preferibile votare questo provvedimento dopo aver potuto conoscere gli intendimenti relativi a garantire il diritto allo studio.
La delibera è stata approvata con emendamenti di maggioranza relativi al risparmio energetico, alla certificazione Ecolabel e alla collocazione della prevista area verde sul lato di via Malta.
Il provvedimento ha ricevuto 30 voti favorevoli, 4 astensioni e 1 voto contrario.


Pubblicato il 7 Novembre 2016

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